Di fronte al Dio Denaro troppa gente si genuflette

par Emilia Urso Anfuso
martedì 2 luglio 2019

Sottrarre i figli ai genitori per darli in affido attraverso un sistema ben organizzato, che comprende assistenti sociali, psicologi, un magistrato, forse un sindaco, anche se sembra non far parte della cricca dell'orrore. Non è la trama di un romanzo a tinte fosche, ma la realtà, che coinvolge un gruppo di persone ora indagate per reati pesantissimi.

A cosa si arriva pur di guadagnare denaro e fare solo i propri interessi? Ormai non esiste più alcun dubbio alla risposta: si arriva a tutto.

Non pensiate che sia un caso isolato, quello degli affidi illeciti a Reggio Emilia: strappare la prole a chi li ha generati, con le scuse più assurde – “siete poveri e non potete permettervi di mantenerli” una tra tutte – è cosa nota già da anni. Per denaro si affronta qualsiasi attacco alla propria dignità e a quella dei propri simili. Per denaro si sceglie di cadere nella fossa degli infami. Per denaro si scordano le regole basilari dell’umanità. Per denaro si uccide. Per denaro si fanno scoppiare conflitti.

Eppure, a pensarci bene, il denaro è un concetto quasi astratto. Pezzi di carta e rondelle metalliche sui cui viene apposto un valore nominale. Se a suo tempo fosse stato deciso che al posto dei pezzi di carta e delle rondelle metalliche l’elemento di scambio di valore dovessero essere le conchiglie, sarebbe stato sterminato ogni mare presente sul pianeta Terra.

Follia. Follia del tutto umana. Nel mondo animale, molte delle atrocità che accadono tra gli umani sono inimmaginabili. Chi si ritrae alla vista di un lupo che aggredisce, e sbrana, una gazzella, dovrebbe urlare all’orrore di fronte a ciò che certi esseri umani sono in grado di cogitare e di fare.

Costoro si spendono in campagne a sostegno dei gatti o dei meno fortunati, intasando i social di foto e frasi a effetto, per poi sbranare la dignità, gli affetti, le emozioni dei propri simili.

Una delle assistenti sociali coinvolte nell’inchiesta emiliana, Federica Anghinolfi, è stata soprannominata “La zarina degli affidi alle coppie omosessuali”. Era la coordinatrice dei servizi sociali dell’Emilia Romagna. Da lei dipendeva il futuro di molte famiglie in stato di crisi per varie ragioni. In questo video del 2013 spiegava il suo impegno in tal senso.

A leggere i capi d’imputazione si passa dai brividi di indignazione al disgusto. A cosa si arriva pur di fare i propri interessi... Si dice che scaricassero scosse elettriche sui bimbi, per rimuovere in parte i ricordi degli incontri con gli psicologi, prima di quelli nelle aule dei tribunali.

Lavaggio del cervello per indurre i piccoli a credere che si, mamma e papà, sono mostri. Loro.

Tutto ciò rispecchia la disumanità che, da sempre, fa parte del DNA di alcuni umani. E ci sono persone che continuano a ritenere che la cattiveria non esista. Esiste eccome, e il suo dio si chiama denaro.

Una nota dolente: il M5S, attraverso un post di Di Maio, pubblicato sul Blog delle Stelle, condanna con veemenza quanto scoperto a Reggio Emilia. Di Maio, però, forse non sa – o non ricorda – che proprio il M5S Piemonte, lo scorso Maggio ha donato ben 195.000 euro distribuendoli tra alcune Onlus, tra cui appare la Hansel e Gretel, che il 29 maggio scorso, giorno in cui i 5S del Piemonte hanno annunciato la donazione, appariva già tra quelle indagate nell’ambito dell’ inchiesta Veleno.

A pensar male si fa peccato, lo so. Le indagini chiariranno molte cose.

Resta il fatto che al dio denaro si sacrificano bimbi, genitori, anziani, giovani, tutti. E gli aguzzini sono i nostri simili. Che orrore.

A questo punto, bisognerebbe trovare il coraggio di ripudiare il denaro come sistema di potere. So che non è facile e nemmeno fattibile, ma a livello umano sarebbe auspicabile spostare i valori da quelli materiali a quelli ormai perduti. Quelli che non costringerebbero tutti noi a disgustarci per dover esser simili a certi nostri simili.


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