Di burocrazia si può anche morire!
par Gregorio Scribano
lunedì 29 luglio 2024
Troppe scartoffie, troppa burocrazia, troppi inutili passaggi. Nonostante l’era digitale e la rivoluzione tecnologica, l’Italia è ancora ferma al tempo dei travet con le mezzemaniche scure alle prese con inchiostri e timbri, marche da bollo e visti, protocolli e faldoni, ecc, ecc
Tanti inutili adempimenti che distolgono la forza lavoro dalle reali necessità dei cittadini. Risorse che, invece di essere sprecate in adempimenti burocratici inutili e rilevazioni statistiche di nessun valore, dovrebbero essere impiegate sul lavoro concreto che va dalla evasione di una pratica fiscale, ad un ricovero ospedaliero, al rifacimento di una strada, ad una sentenza giudiziaria.
Sì, perchè la burocrazia ha incartato un intero paese: dai medici sottratti ai pazienti per compilare mille scartoffie, e ancora altre carte che allontano gli insegnanti dagli alunni, i cancellieri dai tribunali, gli impiegati dallo sportello, le forze dell’ordine dal controllo delle strade, e così via.
La burocrazia è il cancro del nostro paese: rallenta i progetti e le iniziative, ritarda approvazioni e decisioni, aumenta i costi operativi per le aziende e per il governo, causa frustrazione tra i cittadini e gli imprenditori, demotiva le persone ad intraprendere nuove iniziative, rende il paese meno competitivo a livello globale scoraggiando gli investitori.
Peggio ancora, la burocrazia non solo può rallentare i processi e generare inefficienze, ma in casi estremi può avere conseguenze molto gravi, anche mettendo a rischio vite umane:
Ritardi nelle autorizzazioni di trattamenti medici e farmaci possono mettere a rischio la vita dei pazienti;
Lunghi tempi di attesa per visite mediche e interventi chirurgici possono peggiorare le condizioni dei pazienti;
Procedure burocratiche complicate possono ritardare la risposta alle emergenze e alle calamità naturali, causando ulteriori danni e perdite di vite umane;
La burocrazia può rallentare i processi di ricostruzione dopo alluvioni e terremoti, lasciando le persone senza casa e senza supporto;
La complessità burocratica può scoraggiare nuovi imprenditori, limitando la creazione di posti di lavoro e lo sviluppo economico;
Investitori esteri possono essere dissuasi dall’investire in un paese con un sistema burocratico inefficiente, riducendo opportunità economiche.
E poi, a nulla valgono i sistemi informatici quando ricalcano pedissequamente l’iter burocratico tracciato da decenni e decenni di inutili scartoffie, anzi a volte la digitalizzazione rende la vita ancora più complicata agli utenti, tanto sono contorti e complicati. Spesso, infatti, non è, come dovrebbe essere, l’informatica al servizio degli utenti, ma viceversa!
Un governo efficace ed efficiente del paese dovrebbe entrare nel merito del lavoro dei propri dipendenti ed eliminare tutti quegli adempimenti inutili che ne ostacolano il lavoro ‘vero’, che rallentano la macchina pubblica fino all’immobilismo e che allungano i tempi di attesa alle calende greche.