Delibera Agcom, la protesta sotto attacco
par Fabio Chiusi
domenica 3 luglio 2011
La protesta contro la delibera Agcom 668/2010 sta agitando la rete. Ecco come si presentano in questo momento i siti dei due «contendenti»:
Il primo, scrive Fulvio Sarzana, è sotto un «pesante attacco informatico» a opera di ignoti che hanno tentato di violare la banca dati con le email degli aderenti alla petizione contro la delibera. Nessun dato è stato prelevato solamente grazie alle contromisure messe in atto. Evidentemente la protesta stava raccogliendo troppi consensi, e a qualcuno la cosa non è andata giù.
Il secondo è da qualche giorno oggetto delle attenzioni di AnonItaly:
Viene da chiedersi, a questo punto, se la protesta a suon di Ddos (che è una semplice interruzione del servizio e dunque non paragonabile a un tentativo di rubare dati altrui) sia davvero utile o meno alla causa di chi si oppone alla straordinaria minaccia alla libertà di espressione in rete portata dalla delibera Agcom.
Certo, «Non puoi combattere la censura con la censura, ma puoi far loro provare, purché per un tempo limitato, cosa si prova ad essere censurati», come ha scritto Paolo Brini su Facebook.
Ma ci sono tante ottime ragioni di merito per opporsi alla delibera: le azioni dimostrative come quelle di Anonymous, in questo caso, temo comportino il rischio di sviare il fulcro del dibattito. Che deve rimanere, al contrario, sul ‘no’ argomentato alle ragioni strutturali della delibera. Come peraltro hanno sempre cercato di fare i proponenti della petizione su Sitononraggiungibile (l’Agcom ha scelto uno strano misto di silenzio e insulti).
Fino a che non hanno dato troppo fastidio.