Davos. Erdogan, difensore dei palestinesi, lascia il Forum

par Alex Buaiscia
venerdì 30 gennaio 2009

E’ partito. Il World Economic Forum (WEF) ha preso il via. I Leader mondiali si incontrano come ogni anno per discutere dei problemi intorno al globo e stringere accordi. Tranne Erdogan.

Il primo ministro della Turchia è tornato in patria venerdì. Non gli è piaciuto l’andamento della discussione con il primo ministro Israeliano Peres. Già fortemente critico della politica aggressiva contro non tanto Hamas, quanto la popolazione della Striscia di Gaza, Erdogan ha avuto una reazione che, dai turchi, è considerata un po’ eccessivo ma sicuramente valida.

In patria è stato accolto come un eroe. Una grande folla con bandiere turche e palestinesi gli ha dato il benvenuto all’aeroporto, con striscioni che dicevano: "Che il mondo veda un vero primo ministro".

Appena pochi giorni dopo l’arrivo in Turchia di George Mitchell, l’inviato speciale di Obama per il Medio Oriente, ecco l’incidente diplomatico. In realtà un portavoce dell’ambasciata americana ad Ankara ha detto che l’incontro è stato posticipato per problemi di programmazione.

A Davos, Erdogan si è apparentemente infuriato dopo che il moderatore ha tagliato la sua risposta a Peres a riguardo delle recenti operazioni militari di Israele. L’incontro, che doveva durare solo un’ora, stava per finire e l’ultima parola sembra sia stata data allo stesso Peres, che ha difeso l’intera operazione. Erdogan, tuttavia, ha insistito nel rispondere e, rosso in faccia e tenendo con una mano il braccio del moderatore, ha detto: "Mr. Peres, lei è più anziano di me. La sua voce viene fuori con un tono molto alto. E l’alto tono della sua voce ha a che fare con una coscienza colpevole. La mia voce, invece, non verrà fuori con lo stesso tono."

Nonostante gli sforzi di far finire l’incontro, Erdogan ha continuato dicendo a Peres: "Quando viene momento di uccidere, lei sa bene come uccidere". Dopodiché, il primo ministro turco ha raccolto le sue carte ed è uscito dalla sala per far ritorno nel suo paese, dicendo che "Davos, per me, è finito".

Peres ha commentato, non è ancora chiaro se durante il monologo o dopo gli avvenimenti, dicendo che la Turchia avrebbe reagito allo stesso modo se ogni giorno fossero caduti razzi su Istanbul. Dal canto suo, Erdogan si è detto rammaricato che il moderatore non abbia saputo mantenere un ordine di conversazione imparziale. Testimoni hanno detto che Peres è stato lasciato parlare per 25 minuti, nell’ultima parte, perché era l’unico a difendere la positività della guerra appena trascorsa. Il premier turco, invece, ha avuto 12 minuti nella parte iniziale per parlare delle sofferenze dei palestinesi.

Un’agenzia stampa semiufficiale ha dichiarato che Peres ha chiamato Erdogan per scusarsi di ogni incomprensione, ma poi è stata smentita.

Erdogan ha dichiarato che è il responsabile della protezione dell’onore della Repubblica Turca, e che fa "qualsiasi cosa sia necessaria, come ho fatto, e come continuerò a fare. Questo è il mio carattere. Questa è la mia identità."

Il sito ufficiale del WEF non riporta la notizia, dando invece un comunicato tecnico dell’incontro, con le differenti posizioni di ognuno.

Link:

Word Economic Forum

Il "resoconto" dal sito ufficiale


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