Datagate: il mistero si infittisce. Coinvolti anche 007 inglesi
par Dario Sabaghi
sabato 8 giugno 2013
A quanto pare non sono solo i servizi segreti americani ad essere in possesso di database dell'utenza Facebook e Google, nonché di una copiosa molte di intercettazioni provenienti dai telefoni della AP statunitense. Anche il servizio segreto britannico, la GCHQ, sarebbe in possesso di molti dati internet. La GCHQ si occupa di telecomunicazioni, di crittografia e trasferimento dati; agisce in concerto con il servizi nazionali di intelligence MI5 e MI6.
Secondo il Guardian, anche la GCHQ, così come la NSA (l'agenzia di sicurezza nazionale statunitense) avrebbe avuto accesso al Prism System, il programma che conserva tutti i dati di utenza di compagnie web come Google, Facebook, Apple e Microsoft; un mare di dati sensibili e strettamente personali che hanno la possibilità di cadere in mano alle intelligence americane e britanniche. E forse anche di altri servizi segreti.
Sempre il Guardian, fa notare come il Prism abbia apparentemente concesso alla GCHQ di aggirare le forme legali per ottenere dati sensibili come e-mail, fotografie e video da compagnie situate al di fuori del Regno Unito. L'agenzia inglese dei servizi segreti ha rifiutato di commentare in merito al report del Guardian: ha solo accennato che ha eseguito tutte le procedure ai sensi della legge.
L'esistenza del programma Prism sembrerebbe fatta ad hoc per la NSA, affinché abbia accesso al database di milioni di utenti. Quindi, come la GCHQ sia venuta in possesso di alcuni dati contenuti nel Prism, non è ancora tutto chiaro. Molto probabilmente, alcune testate anglosassoni fanno notare che l'accesso ad un certo numero e tipo di dati sarebbe stato concesso per soddisfare alcune specifiche richiesta da parte della GCHQ.
Esisterebbe un documento powerpoint di 41 pagine, nel quale sarebbero argomentati le specifiche attività del sistema e i particolari più importanti che il sitema svolge con i dati presenti nel suo database.
Il Prism system sarebbe stato istituito nel 2007, modificando alcune leggi di sorveglianza americane; fu approvato dalla presidenza di George Bush e rinnovato l'anno scorso da Barack Obama, al fine di fornire a sorveglianza approfondita sulla comunicazione diretta e informazioni memorizzate su stranieri d'oltremare.