Dallo scandalo della Maddalena al sisma dell’Aquila

par angelo ludovici
venerdì 12 febbraio 2010

Guido Bertolaso, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, commissario per l’emergenza in Abruzzo fino al 30 gennaio 2010 e "deus ex machina" , si è dimesso da Capo della Protezione Civile a seguito dell’inchiesta sugli appalti del G8 a La Maddalena (Sardegna).

In questi nove mesi abbiamo continuamente sottolineato che il progetto C.A.S.E. aveva implicazioni distruttive del territorio con i suoi 19 insediamenti e denunciato gli alti costi del progetto stesso (2.850 euri al mq). In questi mesi, sulla pelle degli aquilani, si è sperimentata una legislazione d’emergenza e con semplici ordinanze si è potuto fare di tutto, compreso l’ingresso della famiglie mafiose nel nostroterritorio.

A nove mesi dal sisma vi sono ancora troppe persone che non rientrano in Città ed ogni giorno si spendono circa 450.000 euri al giorno. Con i soldi pubblici il sottosegretario s’è creato un’immagine popolare tra la nostra gente e ci auguriamo che l’ipnotizzazione finisca e si prenda coscienza che sul nostro territorio s’è abbattuto un altro terremoto.

Non è nostra abitudine gridare allo scandalo e pensiamo che la magistratura quando intraprende un’azione, essa è sempre basata su elementi obiettivi e riscontrabili. Perciò diamo atto che il sottosegretario Guido Bertolaso nel momento in cui ha rimesso al Presidente del Consiglio tutti i suoi incarichi ha rotto il giocattolo del Presidente stesso che, di fronte ad ogni operazione della magistratura, grida allo scandalo e al golpe. Nel contempo prendiamo atto dell’atteggiamento liquidatorio del sottosegretario alla Presidenza Gianni Letta che a conclusione di una brevissima conferenza stampa ha chiuso “...sono convinto che Bertolaso potrà chiarire ogni cosa...”. Così come non ci sorprende il rifiuto delle dimissioni da parte del Presidente del Consiglio. Ci auguriamo solo che le dimissioni di Bertolaso diventino irrevocabili.

Lo scandalo è avvenuto in Sardegna ma riteniamo che la vera partita si giocherà un’altra volta in casa nostra, soprattutto per le implicazioni e ricadute politiche che avrà questa inchiesta. A questo punto non abbiamo parole per i quattro consiglieri comunali che hanno promosso il gruppo “Rialzati L’Aquila” con la proposta di cittadinanza onoraria al Sottosegretario e speriamo che, almeno in questa occasione, abbiano il buon senso di stare zitti.

Nel frattempo rilanciamo la proposta del Presidente del Consiglio comunale, Carlo Benedetti, di concedere la cittadinanza onoraria ai Vigili del Fuoco che in questi mesi sono stati i veri protagonisti.

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