Da Vicenza solidarietà e sostegno alla valle No Tav

par No Molin Presidio Permanente
mercoledì 22 giugno 2011

La mobilitazione contro la Tav in Val di Susa sta vivendo in queste settimane momenti cruciali. La scadenza per l’avvio dei lavori, ripetutamente spostata, è stata ora fissata al 30 giugno e una lobby trasversali di interessi economici e politici ha più volte minacciato l’utilizzo della forza “senza regole d’ingaggio” per sgomberare i presidi e aprire la strada alle ruspe. Nonostante ciò, migliaia di abitanti si alternano nel presidio del proprio territorio, impedendo con la propria presenza e con barricate l’avvio del cantiere.

In questo contesto, la scorsa settimana 65 persone hanno ricevuto, a vario titolo, avvisi di garanzia e sono state effettuate tre perquisizioni. Alberto Perino, voce storica del movimento No Tav, è stato accusato di istigazione a delinquere per aver invitato i cittadini a mobilitarsi durante un comizio.

Al popolo No Tav va tutta la solidarietà dei vicentini che guardano alla democrazia e ai beni comuni come all’orizzonte da conquistare con la mobilitazione. C’è chi pensa di intimidire le donne e gli uomini che si oppongono all’opera con accuse ridicole e insignificanti senza capire che ogni avviso di garanzia non fa che rafforzare i legami di sostegno tra quanti credono che democrazia sia partecipazione e partecipazione sia poter decidere il futuro del territorio che si abita, senza imposizioni e manganelli.


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