D chiù è la Verità?
par Glaros - scrittura creat(t)iva
sabato 31 gennaio 2009
A Roma, dal 3 al 7 marzo prossimi, presso la Pontificia Università Gregoriana, si terrà la III Conferenza Internazionale del Progetto STOQ (Scienza, Teologia e Ricerca Ontologica) sotto l’alto patrocinio del Pontificio Consiglio della Cultura
Una seria riflessione filosofica può aiutare sia la Scienza che la Teologia, indicando i potenziali punti di convergenza e il modo in cui questi due campi d’analisi possono integrarsi.
In particolare, nell’ambito della complessa e multiforme questione del rapporto tra Scienza e Fede, questo evento si concentra sulla possibilità di riconciliare in una stessa posizione filosofica il pensiero “creazionista” e quello “evoluzionista”, evitando sia che il primo pretenda di assurgere a teoria scientifica sia che il secondo venga considerato un dogma."
Come voleva Heidegger, la teologia potrebbe anche essere considerata una scienza (Cfr. al suo "Fenomenologia e teologia"), fatto salvo che si mantenga aperta la ricerca sul suo oggetto. Ma, l’oggetto ed il problema teo-logico è Dio stesso e con ’Lui’, quello della ’sua’ logica, la quale risponde in ’Verità’ ad un Logos molto più assurdo di quanto si voglia razional-mente far ’credere’.
Afferma Mons. Ravasi
"La cultura (...) considera molte discipline che hanno ormai delle risonanzeall’interno dell’esperienza sociale ed umana"
“(...) la categoria cultura è diventata una categoria trasversale che quindi attraversa le esperienze fondamentali dell’uomo nella loro capacità di riflessione, quindi di un’interpretazione della realtà”
“(...) è soprattutto indispensabile tornare a costruire un incontro sulle frontiere. Cioè lo scienziato deve cominciare a guardare al di là, cioè cominciare a vedere l’orizzonte della filosofia e della teologia”
“(...) due letture da due angolazioni diverse, prospettive differenti sulla stessa realtà, che devono conservare la propria diversità, ma mostrare che sono interpretazioni della stessa realtà”
“(...) in italiano abbiamo una parola altamente significativa per indicare ciò che non ha senso, è l’assurdo, che deriva da sordità, cioè non essere capaci di sentire le argomentazioni”
“La conoscenza (...) tocca la domanda fondamentale sul chi siamo, che senso abbiamo. Naturalmente lo scienziato affronta questa domanda semplicemente dal punto di vista dei meccanismi che determinano l’essere, la realtà che costituisce, in questo caso, l’uomo nella sua identità. La filosofia e la teologia esaltano invece la conoscenza attraverso altre dimensioni.