Crisi, ma per chi ?

par Michele Luongo
mercoledì 15 ottobre 2008

Tutto ciò per cercare di salvare banche, banchieri, società e fondi, ma nessuno ha avuto l’accortezza di fare la cosa più semplice, dare ai cittadini la certezza della salvaguardia del piccolo risparmio .

E’ in atto una crisi economica, sembra a livello mondiale, c’è un tam tam mediatico quasi sbalorditivo, e questo mi fa pensare. Riunioni di capi di governo, numeri telefonici da chiamare, tutti pronti a rassicurarci, tutti a fornirci mille spiegazioni e a invitarci a restare tranquilli e a mantenere i nervi saldi, di non farsi prendere dal panico, ma proprio tutto questo affannarsi, produce l’effetto contrario. Tutto ciò per cercare di salvare banche, banchieri, società e fondi, ma nessuno ha avuto l’accortezza di fare la cosa più semplice, dare ai cittadini la certezza della salvaguardia del piccolo risparmio. Bastava chiedere alle banche l’elenco dei cittadini che a causa della crisi hanno perso il risparmio o il piccolo investimento in borsa e di quei cittadini che non sono più in grado di pagare i mutui delle case con conseguente pignoramento, per potere intervenire direttamente su chi ha realmente subito la crisi. Troppi miliardi messi a disposizione per salvare le banche, che in realtà negli ultimi anni hanno guadagnato di più. Ciò non risulta comprensibile, considerato che il capitalismo quando investe in borsa guadagna sempre, anche quando questa scende. Pensare ancora una volta che i poteri “forti” trascinando a sé i mass media, traggano ulteriore beneficio da questa situazione, è una ulteriore conferma che prevale l’interesse di pochi a danno della collettività. A mio avviso queste sono sfaccettura di una società malata, di cui non si conosce il fondo e questo è molto pericoloso. Bisogna ridisegnare il modello di società e riprendere i valori dell’umanità.


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