Crisi di Governo: dèjà vu

par Enzo Salvà
venerdì 23 agosto 2019

Succede nel nostro Paese: è arrivata una crisi “partitica” che forse solo un Vittorino Andreoli, esimio psichiatra, potrebbe comprendere nella sua globalità.

 

Le opinioni si sprecano, ma nella ex maggioranza i due ex Dioscuri ed il fido Pres. del Consiglio cominciano a lavare i panni sporchi in piazza. Riascoltando le loro stesse dichiarazioni c’è da preoccuparsi peggio di prima. La minoranza, per molto tempo silente o oscurata, si rianima e sparge sale sulle ferite, cercando di riemergere.

Gli uni e gli altri sono tutti presi da strategie e tattiche portandosi dietro o seguendo, anche questo sarebbe da valutare, opinioni e opinionisti, giornali e giornalisti, di parte e non. Ho evitato ieri ed oggi di ascoltare e leggere di politica perché quello che succede oggi, elezioni o no, è solo un confuso inizio destinato al popolo dei tifosi.

Fortunatamente io non sono tifoso di nessuno dei partiti in campo ma ho una sensazione di dèjà vu, io questa vicenda l’ho già vista: nel 2013 il PD è maggioranza ma non può fare il Governo se non alleandosi con Berlusconi o con M5S. Il Segretario Pierluigi Bersani avendo promesso mai più con la destra offre ai 5S, nonostante le precedenti offese e la diretta streaming pretesa dai 5S per sbertucciare l’avversario ed annunciare al mondo la venuta dei “pulitori della politica e scoperchiatori di tetti”, rifiutò addirittura di indicare 5 (o 8) punti irrinunciabili sui quali fondare un Governo e rifiutò.

Bersani mantiene la promessa di non governare con la destra e rinuncia al mandato. il PD pur di non andare ad elezioni, con Letta, fa l’alleanza con NCD ex FI... abbiamo visto come è andata, nel 2018 il M5S, nel frattempo diventato partito verticista al massimo livello (lo era anche prima in ogni caso) è maggioranza ma non può fare il Governo. Avendo promesso di non allearsi con nessuno, si allea con la Lega dopo 3 mesi ed un Contratto che più farlocco non si può. Dopo 14/15 mesi il Governo cade, cade nel ridicolo anche l’Italia, e nuovamente cerca un’alleanza, questa volta con il PD (e non mi si dica che in 15 mesi non s’erano mai parlati), pur di non andare ad elezioni. 

Mi pareva d’averlo già visto questo teatrino, a parti invertire: ad essere ottimisti si potrebbe affermare che, essendo la politica l’arte del possibile oppure che solo gli stupidi non cambiano idea, tutto va bene. Non sono convinto.

E’ invece interessante una intervista:

Da Huffintonfpost.it del 17.08.19 De Angelis intervista Emanuele Macaluso (già dirigente PCI)

(Huff) Dice Bettini, e non solo lui: non dura qualche mese (il governo, ndr), ma va fatto un patto politico di legislatura.

(Macaluso) Amico mio, qui non stiamo mica al Consiglio comunale di Roma. Hai mai sentito che, quando nasce un Governo, si dice che “nasce per tre mesi”? Tutti dicono che durerà una legislatura. Poi arrivano le pene quotidiane. Ricordo che Di Maio e Salvini, dieci giorni fa, dicevano “dureremo quattro anni”. Dopo tre giorni c’era la crisi di Governo…”

Ma l’intervista è tutta da leggere, parla di malattia di governismo del PD e di coraggio da trovare.

Io sono d’accordo e spero che il Presidente della Repubblica, considerato che i partiti giocano alla loro convenienza di potere, decida per un nuovo governo che porti ad elezioni anticipate. Governo nuovo perché i Ministri della Lega non si sono dimessi con la mozione di sfiducia. Non è giusto che da quelle posizioni “gestiscano potere informativo e gestione delle piazze”.

poi si sa, io penso che la Lega abbia il terrore di dover scrivere la prossima finanziaria.

Poi spazio al coraggio per il bene dei loro stessi ideali oppure all’individualismo della galassia di sinistra ed a proposte che non possono essere ideologiche più di tanto. Oggi é anche tempo di pagmatismo. Una lunga marcia verso...

Un Saluto

Es.

Foto: Gasparetti/Wikipdia

 

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