Crisi del credito, è ufficiale: sta peggio l’Europa

par Giodi
venerdì 17 ottobre 2008

Iniziano a emergere i dati sull’esposizione delle banche europee alla crisi del credito mondiale, e la situazione non e’ cosi rosea come volevano farci credere i nostri eurocrati di Bruxelles.

L’Euribor (il tasso interbancario) a tre mesi la scorsa settimana ha raggiunto il record storico di 5.5%. L’indice iTraxx Crossover, utilizzato per misurare la paura nei confronti di un mix di bond europei, ha toccato il livello record di 660.



In europa, alcuni analisti temono che il sistema bancario tedesco possa collassare del tutto, visto che non sono in grado di prestare ulteriormente neanche un euro. Le banche europee sono state molto aggressive nell’accumulare debiti in questi anni, e sono molto piu esposte di quel che si pensa. Per di piu’, una buona parte del loro debito e’ denominato in dollari.

Con l’Euribor al 5.5% il sistema creditizio e’ praticamente congelato, con le banche che rifiutano di prestarsi soldi tra di loro. I prestiti interbancari sono la linfa vitale del sistema, perche permettono alle banche di continuare ad erogare prestiti ai clienti, e quindi di tenere viva l’attivita’ economica.

Negli USA dove si vive ben al di sopra’ delle proprie possibilita’ economiche grazie al credito, la crisi si fara’ sentire con i consumatori costretti a vivere con cio’ che guadagnano, forse per la prima volta. In Europa, dove il credito e’ sempre stato caro e difficilmente accessibile, la crisi dovrebbe, in teoria, farsi sentire di meno. Ma sta arrivando la recessione, anzi, in alcuni paesi, come l’Italia, e’ gia arrivata, pertanto il bisogno di credito per ammortizzare i maggiori costi derivanti dalla crisi andra’ inevitabilmente ad aumentare.

Da qui nasce la necessita’ di sbloccare il sistema creditizio e permettere alle banche di tornare ad erogare prestiti tra di loro e anche ai consumatori. Altrimenti gli effetti della crisi potrebbero rivelarsi piu’ dannosi per l’Europa che per gli USA.

L’Euribor (il tasso interbancario) a tre mesi ieri ha raggiunto il record storico di 5.5%. L’indice iTraxx Crossover, utilizzato per misurare la paura nei confronti di un mix di bond europei, ha toccato il livello record di 660.

In europa, alcuni analisti temono che il sistema bancario tedesco possa collassare del tutto, visto che non sono in grado di prestare ulteriormente neanche un euro. Le banche europee sono state molto aggressive nell’accumulare debiti in questi anni, e sono molto piu esposte di quel che si pensa. Per di piu’, una buona parte del loro debito e’ denominato in dollari.

Con l’Euribor al 5.5% il sistema creditizio e’ praticamente congelato, con le banche che rifiutano di prestarsi soldi tra di loro. I prestiti interbancari sono la linfa vitale del sistema, perche permettono alle banche di continuare ad erogare prestiti ai clienti, e quindi di tenere viva l’attivita’ economica.

Negli USA dove si vive ben al di sopra’ delle proprie possibilita’ economiche grazie al credito, la crisi si fara’ sentire con i consumatori costretti a vivere con cio’ che guadagnano, forse per la prima volta. In Europa, dove il credito e’ sempre stato caro e difficilmente accessibile, la crisi dovrebbe, in teoria, farsi sentire di meno. Ma sta arrivando la recessione, anzi, in alcuni paesi, come l’Italia, e’ gia arrivata, pertanto il bisogno di credito per ammortizzare i maggiori costi derivanti dalla crisi andra’ inevitabilmente ad aumentare.

Da qui nasce la necessita’ di sbloccare il sistema creditizio e permettere alle banche di tornare ad erogare prestiti tra di loro e anche ai consumatori. Altrimenti gli effetti della crisi potrebbero rivelarsi piu’ dannosi per l’Europa che per gli USA.


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