Crevalcore, dove il tempo è fermo dal terremoto del maggio scorso (FOTOGALLERY)

par BarbaraGozzi
mercoledì 6 febbraio 2013

 

Crevalcore (Bologna), martedì 5 febbraio 2013.

È giorno di mercato. Entrando in paese si notano alcune bancarelle nello spiazzo davanti all’unico piccolo centro commerciale. Prima ancora, però, venendo da Bologna, si entra in paese passando accanto a un’area dove sono stati allestiti i container per i residenti, tutt’ora abitati. A metà mattina la zona è vuota, qualche macchina parcheggiata davanti.

Il centro di Crevalcore è un’altalena di transenne, aree circondate dal nastro adesivo ‘lavori in corso’ che già dalla Provinciale catturano lo sguardo.

C’è un’atmosfera rada, surreale. È giorno di mercato, la gente si muove a piccoli gruppi, dunque la gente c’è a differenza di altri momenti come la domenica, quando gli stessi luoghi appaiono deserti, spettrali.

C’è un container con la targa dei ‘carabinieri’ e un altro con un cartello dell’Usl.

Via Matteotti è il centro storico di Crevalcore. Attraversarla a piedi richiede attenzione, ci sono aree chiuse, lavori in corso, ponteggi e transenne da un lato e dall’altro. Era lungo via Matteotti che si allestiva il mercato settimanale, prima.

Sono passati circa otto mesi dai terremoti.

Di martedì c’è il mercato.

Il silenzio è spezzato da martelli pneumatici, clacson e materiale edile in movimento.

Crevalcore è una delle zone dell’Emilia Romagna colpite dalle scosse del maggio scorso, ma non tra le più danneggiate. Non come San Felice sul Panaro, ad esempio. Eppure passandoci sembra che il tempo si sia fermato, perfino alcuni resti di decorazioni - probabilmente natalizie - sono ancora appesi qui e là. 


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