Crescere senza tecnologia: foto meravigliose che mostrano cosa ci perdiamo

par Pressenza - International Press Agency
martedì 24 maggio 2016

di Valeria Bonora - EticaMente

“So che è uno stile di vita che può sembrare anticonvenzionale. Con il mio lavoro, voglio celebrare la magia dell’infanzia vissuta a contatto con la terra, voglio documentare le loro giornate insieme, in un ambiente pieno di natura e di giochi fantasiosi. Fotografo la loro infanzia così com’è perché credo che tutti noi apparteniamo alla terra, alla natura libera e selvaggia che inizia dove le loro piccole anime finiscono”

Così presenta il suo lavoro la fotografa Niki Boon; lei è un ex fisioterapista, ora fa la mamma a tempo pieno e la fotografa autodidatta, vive con la sua famiglia in una delle zone rurali di Marlborough in Nuova Zelanda, in una proprietà di 10 acri circondato da fiumi, coste e colline e che ha scelto di far crescere senza tecnologia i propri figli.

Lei ha fatto una scelta per i suoi 4 figli, ha deciso di crescerli senza televisione o tecnologie e passa le giornate ad immortalare quegli splendidi momenti insieme: “I miei figli vivono senza TV o altri moderni dispositivi elettronici

In controtendenza col mondo intero lei spera che i supoi figli vivano liberi nella natura, giocando e crescendo disinibiti e sinceri, vivendo un’infanzia che per molti è solo un ricordo lontano e per altri qualcosa di mai visto.

La sua vita insieme ai bambini è qualcosa che lei definisce “magico e selvaggio“, vissuta a piedi nudi coperti di fango a divertirsi come matti tra la natura.

Nel suo progetto fotografico “Childhood in the Row” i suoi bambini si mostrano liberi di scorrazzare nella natura, felici e a volte imbronciati, formano l’anello di giunzione tra la natura e l’anima.

Non è uno stile di vita adatto a tutti, ma è sicuramente una vita priva di stress che rende i bambini liberi di esprimersi nel loro lato più spontaneo senza stereotipi e senza condizionamenti.

Si può pensare che crescendo così saranno ragazzi che troveranno difficoltà ad integrarsi in una società iper-tecnologica… può essere vero ma difficilmente si troveranno bambini più connessi alla natura e più empatici verso gli animali e verso il prossimo.

Giocare a palla nel cortile, con un canestro senza rete ma ridendo e scherzando con i propri fratelli…

Giocare in riva al fiume sporcandosi di fango senza problemi, chi ha una certa età sa che questi erano i giochi con i quali ci si divertiva.

Principesse e cavalieri, basta un bastone, una gonnellona e tanta fantasia per dare vita ad una fiaba anziché guardarla in televisione.

 

E poi ridere di gusto col vento che scompiglia i capelli.

Correre tra i campi

Mangiare

un gelato tutti insieme… o quasi.

Bere dalla canna dell’acqua 

Giocare con gli animali liberi

Imparare ad amarli sin da piccoli

Trasformarsi in un coniglietto con due grosse foglie e un sorriso beffardo.

Niente è meglio dello spruzzo dell’acqua del giardino per rinfrescare l’estate

E correre nel lago schizzando ovunque senza problemi…

Imparare a conoscere gli animali dal vero e non solo attraverso i libri o la televisione.

E poi giocare…

Urlare…

Scherzare…

Avvicinarsi ad un mondo che la maggior parte dei bambini può solo immaginare…

Inventare storie con amici pelosi…

…o con fratelli dispettosi…

E poi crollare addormentati in un’amaca improvvisata.

Piedi e zampe che si somigliano…

E a volte ci si sbuccia, si cade e ci si fa male…

E l’amore tra fratelli sboccia e si rafforza…

e i momenti insieme diventano intimi e sentiti particolarmente

A volte si litiga e

a volte si vuole stare da soli,

A volte si fanno incontri strani e      

a volte amicizie improbabili si consolidano.

Eppure in tutto questo non c’è mai un cellulare, una connessione internet, un messaggio su whatsapp… è un modo di vivere non solo la natura intesa come la terra e il suo complesso degli esseri viventi, delle forze, dei fenomeni che hanno in sé un principio costitutivo che ne stabilisce l’ordine e le regole, ma la natura intesa come qualità intrinseca, costitutiva di un essere umano, delle qualità e delle tendenze innate che caratterizzano l’umanità, una collettività.

 

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