Costituzione da aggiornare?

par paolodegregorio
venerdì 29 aprile 2011

La risposta è Sì

Ma nel senso di correggere il golpe televisivo del governo Craxi, che consegnò ad un privato il monopolio mediatico, attraverso il quale si è conquistato il potere politico.

Da questa grave anomalia, che i padri costituenti non sono stati in grado di prevedere,  siamo castigati da 20 anni, e siamo sull’orlo dell’abisso di mettere in discussione l’indipendenza della magistratura e il principio di uguaglianza di tutti i cittadini dinanzi alla legge.

Dovrebbe essere una bandiera di tutti i democratici inserire nella Costituzione, solennemente, il principio che nessuno può possedere più di un canale televisivo. Inoltre che è ineleggibile chiunque possieda una Tv, o un giornale o una casa editrice, o una radio privata, in quanto sono mezzi che alterano in profondità la competizione elettorale a favore di chi li possiede.

Anche la RAI, degenerata da servizio pubblico a feudo dei partiti, dovrebbe essere ridimensionata ad un solo canale, senza pubblicità, e restituita ai cittadini, che pagano il canone, attraverso l’elezione diretta del direttore generale, con pieni poteri, in concomitanza con le elezioni politiche.

Vi è un’altra degenerazione nel nostro sistema che sarebbe necessario correggere, per assicurare il costante ricambio del personale politico, con la regola, a costo zero, di dichiarare ineleggibile chiunque abbia compiuto due legislature, visto che siamo in mano a ultrasettantenni, alcuni dei quali in Parlamento da 40 anni.

Sono questioni di salute pubblica di fondamentale importanza, che tutelano da possibili dittature. Se tutti i movimenti, velleitari e disgregati, che ci sono in Italia si unissero su questi obiettivi (per sciogliersi una volta ottenuto il risultato) potremmo avviare una rivoluzione culturale dal basso che recuperi tutte quelle persone disgustate dalla politica, rifugiate nell’astensionismo e nella passività, o che si illudono di cambiare qualcosa col volontariato o con i partitini dell’1%.


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