Costa Concordia incagliata, un Titanic del 2012

par Sara Stefanini
sabato 14 gennaio 2012

“Se hai provato una crociera Costa è difficile tornare alla vita di tutti i giorni…”. Così comincia la pubblicità nel 2009 della famosissima Costa Crociere che ogni anno ospita milioni di persone all’anno. Difficile sarà tornare alla vita di tutti i giorni per chi era sulla Costa Concordia incagliatasi sull’isola del Giglio il 13 gennaio alle ore 21.30 circa.

«È stato un incubo, sembrava di essere sul Titanic, abbiamo veramente creduto di morire», in questo modo sono stati commentati quegli attimi di panico dai passeggeri. E proprio come sul Titanic, di botto, la colossale nave ha cominciato a pendere verso destra dopo aver sentito un botto enorme. Dopo mezz’ora ha cominciato ad inclinarsi anche verso sinistra: stava affondando. Piatti, bicchieri, bottiglie cadono, la luce lascia tutti al buio andandosene.

Il caos regnava sovrano anche su chi dovrebbe essere stato addestrato per queste situazioni di emergenza. Con l’altoparlante è stato detto che si trattava di un guasto tecnico, ma la gente non è stupida. Tutti hanno capito. C’è addirittura chi si è buttato in acqua senza pensarci due volte. I passeggeri, senza precise indicazioni dall’equipaggio perlopiù straniero, si sono trovati le scialuppe di salvataggio da soli.

Il risultato? Circa 70 dispersi, 14 feriti e 3 morti su 4229 passeggeri totali. E tutto per un gruppo di scogli chiamato “Le scole”, uno dei quali sarebbe rimasto letteralmente conficcato nella nave. Al momento, è interrogato il comandante sulla vicenda alla Capitaneria di Porto dell’isola.

(14 gennaio 2012, h 11.30 ca.)

La Concordia, che era partita sabato 7 gennaio da Savona, è arrivata a Marsiglia, Barcellona, Palma de Maiorca, per poi tornare a Civitavecchia. Ma a Civitavecchia non è mai arrivata perché si è fermata per un capolinea eterno all’isola del Giglio.


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