Cosentino contro la Carfagna: giochi di potere all’ombra del Vesuvio

par RobertaLemma
mercoledì 24 novembre 2010

"Siete prepotenti e mistificatori" "E’ una tecnica che con me non funziona".

Queste le frasi del Presidente del Consiglio, Berlusconi, urlate al telefono contro Floris durante Ballarò. Quando un uomo, con il peso e il potere di Berlusconi, perde l'aplomb, significa che lo stesso uomo sente tremare la terra sotto i piedi. A provocare il sisma soprattutto Terzigno: sempre l'annosa questione rifiuti aveva fatto scappare a gambe levate La Russa ospite dalla Berlinguer la sera prima. Per sbugiardare le gravi affermazioni del premier non occorre pagare un costosissimo investigatore, basta venire a Napoli. Basterebbe una passeggiata di cinque minuti nelle vie del centro per restare tramortiti dalla presenza di tonnellate di rifiuti che ricoprono ogni marciapiede, ogni strada. Alle bugie il premier sembra averci fatto l'abbonamento, tanto che lo stesso presidente della Repubblica Napolitano lo sbugiarda, pubblicamente, dichiarando che sul suo tavolo nessuna proposta di legge è mai arrivata. Se invece andiamo sul sito del governo e andiamo a leggerci le riunioni svolte dalla presidenza del consiglio, n. 114 del 18/11/2010, leggiamo: - Il Consiglio ha approvato, su proposta del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, un decreto legge inteso ad assicurare il superamento della criticità rifiuti in Campania. Il decreto contiene la cancellazione delle discariche di Terzigno-Cava Vitiello, Andretta, Serre-Valle della Masseria. Sono introdotte misure volte ad accelerare la realizzazione di termovalorizzatori, con l’attribuzione al Presidente della Regione di poteri commissariali. Verranno inoltre stanziati fondi a valere sul FAS per la copertura degli oneri per l’impiantistica e le misure di compensazione ambientale. Ha partecipato alla discussione il Presidente della Regione, Stefano Caldoro

Inoltre una rimappatura dei poteri degli enti pubblici chiamati a risolvere, una volta per tutte, l'emergenza rifiuti in Campania. Peccato che la proposta di legge risulta fantasma; dovrebbe aggirarsi tra gli uffici della Protezione Civile, diventato a tutti gli effetti organo istituzionale privato ai comandi del premier, tanto da fare anche i bandi per gli appalti, e tra quelli del ministro della Difesa La Russa. Tale proposta di legge, scomparsa, è diventata motivo di scontro e di dichiarazioni al vetriolo tra la Carfagna, Cosentino e il sindaco di Salerno, De Luca; per questo è stata fatta sparire la proposta di legge? Per consentire di capire quanto reali siano le minacce della Carfagna e del sindaco De Luca? Uno scontro tra gruppi di potere, dove la Carfagna dice no e minaccia le dimissioni, dove De Luca minaccia di denunciare ''certe losche manovre'' e dove Cosentino urla come un indemoniato pretendendo l'assoluto potere sulla gestione degli appalti. Ecco come risponde De Luca intervistato da un giornalista di Repubblica:

Sindaco, che partita si sta giocando sui rifiuti?
«Una partita da un miliardo di euro. C´è una forte pressione e dimostreremo nei prossimi giorni quanto sia motivata e vera la presenza affaristica».

A cosa si riferisce?
«Al bando della Provincia per il termovalorizzatore di Salerno, denunceremo presto tutto. L´inceneritore si farà solo alle nostre condizioni e non alle condizioni di quel bando. Bisogna evitare assolutamente che la vicenda diventi un´occasione di penetrazione nell´area di Salerno per la camorra e per forze ad essa collegate».

Anche Mara Carfagna è contro quel bando. Lei è solidale con il ministro per le accuse arrivate dall´interno del Pdl?
«Tutta la mia solidarietà alla Carfagna per l´attacco a cui è stata sottoposta. C´è uno scontro nel Pdl tra gruppi di potere affaristici e un ministro che si muove in quel partito tentando di affermare la dignità della politica».
 

Qual è il nodo?

«Qui bisogna riportare la Campania ad essere una regione normale senza un groviglio di competenze che moltiplica i costi e le aree di inefficienza del servizio per lo smaltimento dei rifiuti. Un groviglio di competenze che porta a separarci da una condizione di democrazia normale in cui la gestione del ciclo dovrebbe spettare ai Comuni singoli o associati».

In questo groviglio lei è d´accordo con la scelta del governo di affidare al presidente della Regione Stefano Caldoro l´incarico di commissario per la realizzazione degli inceneritori di Salerno e Napoli orientale?
«L´unica cosa certa in quel decreto è che le Province ora sono escluse dalle scelte. Ma non basta. Con tutto il rispetto per Caldoro, che è una persona perbene, occorrono posizioni nette perché sullo sfondo di tutto rimane la tutela politica del coordinatore regionale Pdl Nicola Cosentino».

Cioè?
«Mi fermo qui, credo di essere stato chiaro. Aggiungo solo una considerazione personale. Poiché Salerno è il primo comune d´Italia per la raccolta differenziata, avendo realizzato un vero e proprio miracolo vorrei che almeno non ci dessero fastidio».

Inutile girarci intorno, appare chiaro a cosa si riferisca De Luca, a quale potere occulto; a quello dei Casalesi che detengono, da sempre, il controllo assoluto su tutta la gestione dei rifiuti in Campania, dalla raccolta allo smaltimento illegale in discariche mai messe in sicurezza, al traffico illecito di rifiuti industriali. Un passo indietro, piccolissimo. Alle elezioni provinciali il rais del Pdl Cosentino, (a piede libero perché la Camera negò l'uso delle intercettazioni a suo carico e indagato in concorso esterno alla camorra) ha piazzato a capo delle province uomini fidati. A Napoli, Luigi Cesaro, (più volte indagato per appartenenza mafiosa). A Salerno ha sistemato il deputato Pdl Edmondo Cirielli. Nicola Cosentino, l'uomo di Casal di Principe, soprannominato "Nik l'americano", non vuol proprio rinunciare a comandare sulle gare di appalto relative ai nuovi impianti previsti in Campania per mettere la parola fine all'emergenza rifiuti, ma se a comandare e pilotare gli appalti saranno sempre loro, quando finirà l'emergenza rifiuti in Campania?

In questo senso va letta la dichiarazione di Mara Carfagna: «Non posso permettere che una guerra di potere faccia saltare un’operazione di vitale importanza per la Campania con la conseguenza che, dopo Napoli, anche Salerno possa essere sommersa dai rifiuti». Per questo ad un certo punto, l'audizione svolta dalla commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite sui rifiuti del 5 ottobre 2010, (pag 19), viene segretata su richiesta del procuratore di Nola, Paolo Mancuso?

Dichiarazioni del procuratore di Nola durante l'audizione: ''Io spero che di tutto questo non venga a diffondersi notizia nella cittadinanza. In realtà noi viviamo, come sistema di controlli, (come organo investigativo), una condizione di particolare fragilità: manca quel rispettoso timore reverenziale (nei confronti della magistratura italiana) perché molto più forte dall'altra parte, (da parte dei gruppi occulti di potere politici e imprenditoriali), la consapevolezza della nostra debolezza. Abbiamo difficoltà ad individuare problemi e responsabilità. Le omissioni da parte delle ditte che hanno la gestione dei rifiuti sono molte e significative. In qualche maniera, queste omissioni, hanno il compito di non consentirci di capire se il problema esiste oppure no, se esiste un pericolo reale per ambiente e salute pubblica oppure no. Le verifiche su cava Sari hanno fatto riscontrare una serie gravi di inadempienze per quanto riguarda il pericolo di infiltrazione nel terreno di reflui, di percolati, e così via. (come dimostrato dalle ultime analisi effettuate sulla falda acquifera di Terzigno e non tenute in considerazione) Su Acerra sappiamo del superamento del tetto stabilito dalla legge sulle emissioni di fumi inquinanti, mentre mancano totalmente rilevamenti importanti come quelli su piombo e mercurio'.'

Durante l'audizione l'onorevole Giuseppina Castiello, Pdl, dichiara: ''...la stessa ASIA, (azienda addetta alla raccolta dei rifiuti e che lavora su deroga, senza nessun contratto dal 1999, con il comune di Napoli) sta gestendo la discarica di Terzigno e noi tutti sappiamo in quale modo, vergognoso. Dobbiamo chiederci chi si può attivare così da evitare danni ambientali e conseguenti danni alla salute pubblica. A questo punto c'è veramente da chiedersi se anche le istituzioni non debbano intervenire, per evitare che avvenga quello che noi tutti sappiamo. Sappiamo infatti cosa succede e in che modo vengano gestite certe cose...''.

Dice bene la deputata, noi tutti sappiamo, ma nessuno interviene, anzi, si continua ad agire impunemente con mano criminale, mentre, il ministro Maroni, perde tempo a polemizzare, stupidamente, con Saviano.


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