Cose dell’altro mondo: polemiche giustificate?

par Sandro
martedì 9 agosto 2011

Giudicare un film senza averlo visto: è quanto accaduto al film "Cose dell'altro mondo". Ma siamo sicuri che queste polemiche non siano condite da un bel po' di ipocrisia?

Il solo trailer del film Cose dell'altro mondo ha scatenato l'ira dei veneti: il film racconta di un imprenditore razzista del Nord Est (Diego Abatantuono) che invita tutti gli extracomunitari ad andare via. Un bel giorno tutti gli extracomunitari lo prendono in parola e se ne vanno.
 
Trovo molta ipocrisia in queste polemiche. Dal 1995 al 2010 i veneti hanno votato un governatore del PdL (ex Forza Italia) e dal 2010 alla Lega (che comunque dal 2001 in poi è tornata ad essere il principale alleato di FI poi PdL). 

Attualmente, sei delle sette province venete (fa eccezione Rovigo) sono governate da maggioranze afferenti a Liste Civiche di centrodestra. Quindi elette, presumibilmente, anche da elettori leghisti.
 
Tra i sindaci dei principali comuni veneti, ricordiamo Flavio Tosi condannato in via definitiva a 4 mesi di reclusione per violazione della legge Mancino, avendo organizzato una campagna firme a sfondo razzista ai danni di rom e sinti.
 
Se non bastasse, anche che la Lega Nord, che attualmente con Zaia governa il Veneto, esprime note posizioni intolleranti e razziste: vedi, sommariamente, Castelli, Speroni, o anche Borghezio e Salvini
 
I veneti dovrebbero cominciare a votare un partito che non abbia (o che non sia alleato con chi ha) posizioni razziste, e poi potranno cominciare a sentirsi diffamati da un film che peraltro non hanno visto (esce il 3 settembre). Anche perché non li ho mai sentiti muovere un dito verso film con i tre noti attori Terrone Camorrista, Ndrino Calabro e Africa Mafioso.

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