Cose che bisogna fare (tipo firmare questo appello)

par L’89
sabato 24 luglio 2010

E poi ci sono cose che bisogna fare. Bisogna dimostrare coi fatti ciò che si è andato predicando con parole di zucchero. I distinguo dei finiani, siano essi politici di professione o giovani e meno innamorati del nuovo verbo di Fiuggi, attendono la prassi. C’è il Fini cantore della rete, la Bongiorno pontiere anti-bavaglio.
 
Il Granata della legalità. Poi vabè, il Bocchino delle palle incatenate. Bravi tutti. Attendiamo da questi il coraggio della conferma, la lotta doverosa contro il comma ammazza-blog. Adesso.

Alcune cose bisogna farle: rettificare e non esagerare, far proprio il limite. Che la rete non può essere un letamaio. E neppure il blogger un amatore coi doveri del professionista: bisognerebbe tirarsela, col bavaglio ai blog. Per legge, sarebbe quanto Feltri, un link un intero domenicale di Scalfari.

Inammissibile un obbligo di rettifica simile, inammissibile l’intero disegno di legge. Inammissibile esimersi dalla battaglia, che ci sono cose che bisogna fare. E adesso bisogna firmare qui.
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