Cortina 2026: il bob fantasma

par Enrico Panozzo
venerdì 26 aprile 2024

Il TAR del Lazio respinge il ricorso presentato dalla associazione ambientalista Italia nostra onlus, che chiedeva, l’annullamento degli atti amministrativi di approvazione del progetto del Lotto 2 dello ‘Sliding Centre’ (pista di bob) di Cortina d’Ampezzo. Il TAR appunto non ravvede alcuna lesione delle garanzie procedurali, né tantomeno nessuna violazione della normativa ambientale e paesaggistica.

I costi

L’importo iniziale per la realizzazione della pista ampezzana, stimato in una prima fase di 47 milioni, poi è cresciuto a 60 milioni, per arrivare a 82, a questa cifra è necessario metterci l’IVA, bisogna metterci le spese di progettazione già effettuate, circa nove milioni di euro, tre milioni e mezzo per togliere la vecchia pista (Eugenio Monti e si arriva a 122 milioni . Un bel gruzzolo per uno sport che non pratica quasi nessuno in Italia.

Lo scempio

I boschi attorno a Cortina sono gestiti da secoli dagli abitanti del posto e dalle loro “Regole”, esempi virtuosi di cura collettiva del territorio. Il taglio di larici che superano il secolo di vita è la normalità nella gestione forestale, dato che il “turno” di coltivazione di questa specie supera spesso i 120-150 anni. Larici secolari sono quelli che sorreggono centinaia di tetti delle Alpi, quelli che sono stati trasformati in arredi, in pavimenti, in opere di ingegneria naturalistica. Il problema è piuttosto il motivo per cui quei 4-500 larici sono stati abbattuti, con l’intenzione di realizzare l’infrastruttura, che tra le sue curve paraboliche nasconde sperpero di denaro pubblico, guadagno per pochi a dispetto della collettività.

La “preghiera”

Il violoncellista Mario Brunello ha dato un concerto a Cortina d’Ampezzo per i larici abbattuti  e dice

Sono qui per dare voce a questi larici, che sono qui da secoli, e non hanno avuto l’opportunità di vivere con la musica, ma una voce dovrebbero averla e dovrebbero essere ascoltati. La mia è una richiesta di pietà per lo scempio che sta avvenendo nel bosco di Ronco” .

 

I binomio soldi/ cemento sta per partorire l’ennesimo mostro, frutto di menti perverse che non hanno nulla a che vedere con il rapporto umano/natura. Costruire un impianto per uno sport praticato da uno sparuto numero di atleti ( 59) divisi fra le tre discipline bob, skeleton e slittino, ne aggrava ancor di più le intenzioni. Vergogna…


Leggi l'articolo completo e i commenti