Cop29, Amnesty: “Finanziamento climatico equo e abbandono totale dei combustibili fossili

par Riccardo Noury - Amnesty International
mercoledì 11 dicembre 2024

Dalle siccità agli incendi boschivi, dalle inondazioni alle tempeste di forza inaudita, i disastri devastanti e innaturali sono ormai un aspetto troppo frequente della vita delle persone in ogni parte del mondo.

Lo sanno purtroppo bene a Valencia. È inevitabile che tali fenomeni aumentino per portata, intensità e frequenza, causando la perdita di molte più vite, distruggendo mezzi di sussistenza e alimentando livelli senza precedenti di carestia e migrazioni forzate.

Di come porre rimedio a tutto questo dovrebbero occuparsi le delegazioni di 190 stati che prenderanno parte alla 29esima Conferenza quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop29), che si terrà dall’11 al 22 novembre a Baku, la capitale dell’Azerbaigian, in un contesto che rischia invece di essere influenzato dall’onnipresenza dei lobbisti del fossile e in uno stato che in cui le organizzazioni per i diritti umani registrano un continuo attacco alla società civile.

 

Amnesty International ha chiesto ai leader che saranno presenti alla Cop19 di dare ascolto alle richieste di giustizia climatica, mettendo i diritti umani al centro di ogni decisione e impegnandosi ad aumentare significativamente il finanziamento per il clima sulla base dei bisogni reali. Inoltre, l’organizzazione per i dritti umani ha sottolineato l’importanza di un’eliminazione dell’uso dei combustibili fossili che sia definitiva, rapida, equa e finanziata in tutti i settori.

Un mese fa Amnesty International ha pubblicato un documento contenente raccomandazioni per gli stati parte della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici e dell’Accordo di Parigi. Ecco le principali:


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