Conversare con Microsoft

par Federico Bo
venerdì 7 novembre 2008

Invitato da Vincos, martedì sera ho partecipato ad un incontro informale tra alcuni blogger romani e Stephen Elop, presidente della Microsoft Business Division. La chiaccherata ha riguardato le ultime mosse della Microsoft, dall’annuncio di Azure, la nuova piattaforma di servizi per il cloud computing a quello del Windows (7) prossimo venturo passando per la nuova versione web-based di Office e le strategie per il green computing.

Al di là dei contenuti, comunque interessanti, quello che mi ha colpito è stata la proprio la possibilità, per noi comuni mortali, di conversare amabilmente con un “pezzo grosso” - e con dirigenti italiani- di una delle più grandi corporation mondiali. Cosa che, obbiettivamente, fino a non molto tempo fa sarebbe stata impossibile.

Mi sono persino permesso di stuzzicare Elop chiedendogli se fosse corretta la sensazione che vede la Microsoft, negli ultimi anni, perseguire una strategia da “follower” piuttosto che agire, come agli inizi, da forza trainante dell’innovazione tecnologica. Lo so, per uno come me, ingegnere informatico che cerca lavoro è stata una mossa geniale cercare di inimicarsi Microsoft…

A parte gli scherzi, la risposta di Elop e soprattutto la successiva lunga discussione con Pier Paolo Boccadamo, Direttore della Strategia di Piattaforma di Microsoft Italia, mi ha permesso di comprendere anche il punto di vista, le strategie e le necessità di un azienda che, non a caso, viene denominata il colosso di Richmond.

In breve quello che interessa Microsoft non è tanto entrare per primi in un mercato - per esempio quello del cloud computing - ma fornire sempre agli sviluppatori, alle aziende ed agli utenti prodotti di qualità, piattaforme complete, stabili e facilmente scalabili, semplicità d’utilizzo e un ampio ventaglio di scelte.

Parlare a tutto campo con Pier Paolo è stata, lo ripeto, un’esperienza interessante. Non sono un fan accanito di Microsoft, né un integralista dell’open source, quindi continuerò ad usare Firefox ed Apache insieme a Windows… Però sperimentare con mano - anzi, a voce - il “mercato come conversazione” mi ha convinto ancor di più dei vantaggi che anche le grandi aziende possono avere da un dialogo diretto e franco con i propri clienti, effettivi e potenziali.

L’invito che mi sento di fare a Pier Paolo, vista la sua passione, competenza e cultura, anche al di fuori dell’ambito strettamente professionale, è: perché non aprire un tuo blog, per condividere i temi della nostra discussione con gli altri cittadini della Rete? Credo che la società per cui lavora avrebbe tutto da guadagnare…

update: vedo che non solo il solo a credere che Pier Paolo debba aprire un blog


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