Xenofobia e razzismo | Contro la deriva, per nuovi approdi

par lellosalinas
lunedì 18 giugno 2018

 

Contro la deriva per un nuovo approdo

...prima di tutto vennero a prendere noi meridionali, 

perché siamo scansafatiche e marioli e quelli del nord furono tutti felici e contenti.

... poi vennero a prendere i Rom, perché sporchi, disadattati e analfabeti. 

La gente si rallegrò e cominciò a annusare nuovi profumi ed avere le strade pulite.

... poi vennero a prendere i gay, 

perché gesticolano troppo in pubblico e pretendono di avere la genitorialità.

 E così gli eterosessuati poterono essere legittimati come assoluto patrimonio di unici genitori prolifici.

… poi vennero a prendere i matti, i disobbedienti, i poveri e tutti quelli che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese. 

Sicuramente non è evidente a tutti che sta ritornando a galla prepotentemente quello che già da tempo cerca di farsi strada tra l’opinione della maggioranza degli italiani e non solo.

Non sono pochi a pensare che l’onda xenofoba e razzista sia dovuta non solo all'emergenza di crisi economica o alla decadenza culturale in cui versano le società, ma essa viene soprattutto alimentata dal puro opportunismo elettorale e fame di potere di alcuni politici che per interesse di parte foraggiano questo impianto discriminatorio.

Ieri i meridionali, poi i Rom, GAY, Ebrei, Disobbedienti e Malati mentali, Drogati, Disoccupati... ecc...

Che vi sia un timore innato “del diverso” nella storia dell’umanità è un elemento antropologico noto, che il sapere e la cultura è l’unica arma possibile per contrastare questo rigurgito razzsta è risaputo, non basta la sola umanità soggettiva o religiosa perché tutto sfuma e rende difficile contrastare false certezze nel dibattito contemporaneo.

 I media in questi giorni fanno la loro parte e non aiutano, anch’ essi richiamati dal ricatto di ottenere molta audience, così cercano di rincorrere la sottocultura razzista, mettendosi al servizio del politico populista di turno.

 La famosa questione del rifiuto di approdo della nave Aquarius della organizzazione non governativa internazionale SOS Méditerranée, non sarà il primo e non ultimo fatto oggettivo che delucida quanto sopra esposto.

 Il diniego dello stato di diritto continuerà ad essere la caratteristica di questo governo fino al suo esaurimento, per cui bisogna pensare a forme di protesta adeguate e incisive in grado di riportare in luce l’efficacia dei diritti.

 


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