Contro la"Giornata Internazionale dell’Orgoglio Pedofilo"...

par Emilia Urso Anfuso
lunedì 29 giugno 2009

...se l’Essere Umano, trascende l’Umanità...

Pedofilia. Ancora una volta si torna a parlare di Pedofilia. L’espressione di un malessere di adulti mal cresciuti, corrotti a loro volta – spesso - per aver subito su di sé l’oltraggio sessuale in età infantile e che perpetuano all’infinito rendendo oggetto di persecuzione sessuale altri innocenti. Una tendenza della propria espressione di personalità disturbata ed incline ad assoggettare qualcuno che possa essere più fragile dell’aguzzino, che nella realtà è un povero malato di disturbi riternuti indegni, spesso irrazionali ma mai accettabili da qualsiasi comunità.

Eppure nel Mondo ed in ambienti ove il Male non dovrebbe mai entrare, come ad esempio la Chiesa, la pedofilia è una realtà quotidiana. Si calcola che dal 2000 al primo semestre del 2009, in Italia le piccole vittime di pedofilia – nelle varie forme – sono state più di tremila. Dati che non vengono comunicati da nessun media. Le ragioni? Molteplici. Dal non dichiarare una realtà troppo forte da apprendere, alla volontà di non scoperchiare troppo scandalosi eventi in ambiti che vengono ritenuti al di sopra delle parti. Ma anche molte mancate denunce da parte di genitori che, a volte non scoprono l’abuso sui loro piccoli ed altre volte tacciono, per la vergogna di dichiarare qualcosa di troppo grave, accaduto magari fra le mura di casa propria.

Pochi i dati dichiarati, quindi. Fra le tante statistiche che vengono sciorinate quasi quotidianamente, quelli sulla pedofilia mancano. Da sempre. Per poi scoprire, quasi per caso, che a livello internazionale le persone che sono use abusare sessualmente di minori oltre che esser tante, condividono una sorta di pensiero comune. Fino ad appellarsi, per una volontaria erronea interpretazione della Carta dei Diritti Umani, all’articolo 19 di questo documento fondamentale per l’Umanità, ove viene dichiarato “Diritto e libertà di pensiero, di espressione e di parola”.

E fino a giungere alla creazione di una “Giornata Internazionale dell’Orgoglio Pedofilo”. Un cazzotto nello stomaco. Di più. La conferma di una umanità che trascende il senso stesso di Umanità.

Questa giornata di “orgoglio”, viene espressa nella data del 27 Giugno. Un tam tam che da ogni latitudine gli aderenti a queste ignominose pratiche sessuali, fanno con ogni canale possibile. Il più utilizzato? Il Web, naturalmente. Da tempo, la Polizia Postale nazionale ed internazionale opera seri e severi controlli sui siti pedopornografici che sortiscono spesso qualche bella retata. Ma per tanti che vengono presi ed arrestati, altre centinaia di adepti si muovono e sopravvivono. Altre vittime subiscono. Altri desideri indicibili, vengono soddisfatti.

Oscurare qualche sito, non è all’atto pratico risoluzione del problema: il controllo del fenomeno sul Web è ancora facilmente raggirabile. E’ sufficiente infatti, registrare un nuovo nome a dominio in una nazione diversa dalla propria per eludere ancora i controlli e le indagini. Sta di fatto che, la giornata dell’orgoglio pedofilo esiste e viene vissuta da milioni di persone sparse per il globo. Che rivendicano una libertà sessuale – dai più riconosciuta chiaramente come deviata – argomentando come sia necessario non creare “tabù sessuali nei piccoli” che a loro modo di vedere, è spesso all’origine di una società deviata.

Impossibile da accettare. Impossibile quasi da apprendere. Una realtà troppo cattiva e pregna di peccato originale, per poter discuterne.

I Governi di molte nazioni – Italia in testa – si muovono nella lotta a questa turpedine, ma la difficoltà è strettamente correlata proprio alle metodologie utilizzate dai cultori del sesso che si spinge oltre qualsiasi forma di accettazione, fino a degenerare in forme di aberrazione totale in chi le pratica.

Negli ultimi mesi, molte indagini hanno portato alla chiusura di siti ed all’arresto di persone coinvolte nella pubblicazione di filmati e fotografie che riprendono bambini abusati. Eppure, non è stato possibile oscurare e bloccare il sito della giornata che simbolicamente accomuna i pedofili di ogni dove.

E sono molte le organizzazioni nate e nascenti che hanno l’idea comune di affrontare questa problematica sociale internazionale, con l’intento da un lato di sensibilizzare l’opinione pubblica, dall’altro di trovare forme di collaborazione con le istituzioni al fine di debellare – per quanto possibile – questa enorme macchia nella storia dell’umanità.

Siamo chiamati tutti a non voltare la testa. A non far finta di nulla. A non lasciare in mani turpi i bambini, inconsapevoli oggetto di bramosie malate.

Siamo chiamati tutti – media in testa – ad eviscerare, condividere, progettare e dichiarare a gran voce, un grido di dissenso. Perché è proprio nel silenzio, che il male trova sorgente vitale e terreno fertile in cui crescere e svilupparsi. E non possiamo permetterlo.

Specialmente in considerazione del fatto che, proprio col silenzio, diveniamo tutti colpevoli del male di cui nessuno vuole parlare.


Leggi l'articolo completo e i commenti