Contratti pubblici: la “riforma” Attila (Meloni-Salvini)

par La bottega del Barbieri
mercoledì 28 dicembre 2022

Le dieci norme dell'ultima riforma (Meloni-Salvini) del Codice dei Contratti pubblicihanno questo significato: deregolamentazione, corruzione e mafia nel sistema degli appalti pubblici. 

di Umberto Franchi

Il 16 dicembre, il Consiglio dei Ministri del governi di destra, su proposta del Ministro delle infrastrutture Salvini e della Presidente del Consiglio dei ministri Meloni, ha approvato un Decreto Legislativo di riforma del codice dei contratti pubblici, il quale secondo i due esponenti del governo, permetterà di semplificare le procedure e garantire tempi di realizzo più veloci, al fine del rilanciare crescita dell’economia del nostro Paese , in una situazione di emergenza .

Ma è cosi ?

Come sappiamo sono in gioco i miliardi di denaro pubblico destinati alle infrastrutture dal PNRR… ed il nuovo codice degli appalti pubblici, riguarda innanzitutto l’affidamento del contratto e la sua esecuzione con la massima tempestività, nonché una attestazione di fiducia nell’azione della pubblica amministrazione, dei suoi funzionari e degli operatori economici privati .

NEL DECRETO E’ stato quindi deciso che il sistema degli appalti pubblici avrà la possibilità di :

Come sappiamo il Piano di Ripresa e Resistenza , (PNRR) prevede ben 221,1 miliardi di euro Provenienti dal programma “NEXT GENERATION – EU ed Più Ulteriori 26 miliardi d Euro da destinare ad opere specifiche del fondo denominato “sviluppo e Coesione” .

Cedo che in base a suddetti dispositivi, come sopra riportati, previsti dall’ultimo decreto per la riforma dei contratti pubblici e degli appalti, gran parte delle risorse , verranno depredate nei lavori pubblici e risucchiate nelle gare di appalto farlocche, o assegnate direttamente ad aziende che nasceranno come funghi, in un quadro sociale e civile, che diverrà drammatico non solo per quanto concerne la sicurezza e la prevenzione sul lavoro , con la prevenzione che diverrà solo un optional, e con un crescita delle morti “bianche” … ma anche attraverso soldi pubblici che verranno date a società contigue alla mafia; appalti truccati; realizzazione di società per drenare il denaro pubblico e spartirsi il potere… con un sistema capillare di società private che con il fine prioritario di prosciugare i finanziamenti pubblici. 

Credo che il sistema corruttivo, (quello che nel passato abbiamo già visto) si ripeterà in modo ancor più grave, con un allargamento sistematico corruttivo , che investirà società, Istituzioni, “colletti bianchi” fatti da , dirigenti, funzionari, commercialisti, architetti, avvocati, ingegneri, revisori dei conti, giuristi, faccendieri, politici sempre pronti a parlare bene e razzolare male. 

Insomma, in continuità ed ancor peggio che nel passato, anche il governo d destra di Giorgia Meloni, oggi si pone al soldo del capitale predatorio, ed in virtù dell’emergenza fa una legge che in modo sistematico ridefinisce le regole aggirando ogni ostacolo restringente e trasparente sugli appalti … con l’affidamento diretto di lavori, finanziamenti, consulenze.

Quindi sotto il motto del “siamo in emergenze e c’è la necessità di semplificare, sburocratizzare e velocizzare i lavori” , la pacchia continuerà per loro signori . 

LA VIGNETTA – scelta dalla “bottega” – è di MAURO BIANI.


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