Continua l’inchiesta sulla Croce Rossa: quei precari diventati a tempo indeterminato

par l’incarcerato
giovedì 15 ottobre 2009

Qui i documenti sul caso.

L’inchiesta sullo scandalo Croce Rossa continua, e in questo articolo approfondiremo le irregolarità e anomalie che avvengono nel Corpo Militare, una delle sei componenti della CRI. Una componente ai più sconosciuta ma con un ruolo strategico nella vita del nostro Paese perché opera in diversi settori, e ultimamente svolge numerosi servizi, tra cui quella della gestione degli ex cpt. Suscitando numerose denunce da parte delle associazioni che si occupano della difesa dei diritti umanitari visto il trattamento inumano riservato nei confronti dei clandestini. Qui potrete visionare un video alquanto terrificante.

 

Il Corpo Militare della Croce Rossa esplica le proprie attività istituzionali sia in tempi di guerra e sia in tempi di pace, è un corpo ausiliario delle Forze Armate ed ha la stessa struttura gerarchica e stesso stato giuridico dell’Esercito Italiano. Ricordiamoci bene che non è una struttura privata ma pubblica e la retribuzione dei volontari della CRI proviene direttamente dal Ministero della Difesa, quindi da noi contribuenti.
 
Come ogni struttura e organizzazione, il Corpo Militare è regolato da un ordinamento, il 484/Regio Decreto del 1936 che ne determina lo stato giuridico, il reclutamento, l’avanzamento ed il trattamento economico ed amministrativo del personale. 
 
Regolamento che in questi anni non è stato rispettato, e in barba ad ogni norma giuridica e istituzionale si sono commesse gravi irregolarità. Tutte dimostrate e denunciate da ben due ispezioni, una del 2006 ed un’altra nel 2008. In parole povere i volontari del corpo militare che possono essere richiamati solamente in casi particolari dove c’è una vera esigenza di operatività come appunto il terremoto, inondazioni oppure nei teatri di guerra come è accaduto in Iraq, sono passati senza nessuna giustificazione in servizio continuativo. Numerosi volontari, ed esattamente 877 militari sono passati illegittimamente da uno stato di rapporto di lavoro a tempo determinato a quello continuativo.
 
Allora facciamo un passo indietro di qualche anno.

E arriviamo nell’epoca , perché sembra già passata un’era, in cui come commissario straordinario della Croce Rossa c’era Maurizio Scelli, l’uomo che ha creato un buco spaventoso di migliaia di euro nel bilancio della CRI, l’uomo che con “scelleratezza” acquistava auto blu nuove, lussuose , luccicanti, comprate nonostante le leggi varati dal parlamento che obbligavano un taglio del 50 per cento alla spesa per l’acquisto delle auto blu.
 
D’altronde era lo stesso Scelli che varò un inconsistente e fasullo “Progetto flotta moderna” spendendo inutilmente tanto denaro (e non dimentichiamoci che è denaro nostro) per una società che presta consulenza proprio per questo progetto. E sapete chi è il Presidente della Commissione "Progetto Flotta Moderna"? L’immancabile e onnipresente Presidentessa Maria Teresa Letta! (http://docs.google.com/gview?a=v&q=cache:wDXjWqlXunwJ:www.cri.it/flottamoderna/document/OC727.pdf+progetto+flotta+moderna+letta&hl=it&gl=it&sig=AFQjCNEyYukr2nTjcYtRciwKHIgID1t45w)
 
Maurizio Scelli, con un ordinanza priva di legalità visto che c’era bisogno di una approvazione dal parlamento del 2005, aveva assunto in tempo indeterminato gli 877 volontari della Croce Rossa. E nel passare degli anni, sempre secondo le denunce dell’ispettorato , alcuni di questi militari passati irregolarmente in servizio permanente hanno avanzato pure di carriera senza avere un titolo di studio adeguato. E’ l’unica amministrazione pubblica italiana in cui avviene questo.
 
Abbiamo una struttura pubblica finanziata con i nostri soldi che si comporta da privato. Avendo un monopolio su diversi settori: uno Stato nello Stato!
 
Sono due i dossier, quelli del 2006 e del 2008, inviati alla Corte dei Conti e ancora c’è un silenzio assordante dalla parte della Magistratura. Eppure non è così difficile aprire un’ inchiesta visto che l’ufficio della Corte si trova all’interno della sede centrale della Croce Rossa, no?

 
L’attuale commissario Rocca di recente ha azzerato i vertici del comitato in Sicilia per irregolarità denunciate proprio dall’ispettorato Valenza: prenderà in mano la situazione del Corpo Militare? Addirittura secondo una fonte attendibile in questi giorni si potrebbe profilare una terza ispezione con una conferma delle altre due denuncie.
 
Come mai nessun’altra amministrazione precedente ha cercato di porre rimedio, anzi aggravandolo sempre di più? Forse perché c’è rischio che si tocchino delle persone che operano sotto copertura proprio all’interno del Corpo Militare? Più chiaramente: i servizi segreti ricoprono un ruolo non dovuto e i loro nomi non devono essere resi pubblici?
 
C’è una fonte anonima che dice di possedere una lista con quei nomi. Il commissario Rocca, riuscirà a far luce?

Abbiamo raggiunto telefonicamente il commissario Rocca ponendogli il problema rilevato dall’articolo, quest’ultimo afferma:

Negli anni, perchè non è stato fatto un unico provvedimento, sono stati assunti a tempo determinato gli 877 volontari con varie sanatorie avvenute nel tempo. Gli errori vanno a ritroso nel tempo, ovvero con Barra, Scelli e la Gravaglia.

Ora c’è il problema dei 300 precari ma io non usufruirò della "Chiamata diretta" come hanno fatto i precedenti commissari per assumere a tempo pieno i militari, perchè questa è materia legislativa e si entra solo tramite concorsi pubblici.

Porrà rimedio alla situazione del Corpo Militare?

In quanto pubblico amministratore non posso, anzi devo essere aperto e sotto gli occhi di tutti. Ma non vorrei che puntando solo sul problema del Corpo Militare ci si distogliesse da quello Siciliano che a mio avviso si sono spesi troppi soldi.

Come è la situazione attuale in Sicilia?

Da pochi giorni si è insediato il nuovo consiglio di amministrazione, e da poco è stato nominato un nuovo direttore. Adesso informeremo la Procura della Repubblica e la Corte dei Conti di cose che abbiamo visto e non ci piacciono.

Io mi occuperò anche del Corpo Militare, ma con uno sguardo sempre presente alla Sicilia.


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