Conte promette meno tasse. Forse non ha letto il DL Fisco

par Emilia Urso Anfuso
venerdì 18 ottobre 2019

âEra dai tempi del governo Prodi che non si assisteva al fuoco incrociato di nuove tasse e imposte, a cui ora si sommano perversi sistemi di controllo fiscale tali da far inorridire persino George Orwell che, nel 1948, pubblicò 1984. Altro che “Grande Fratello”… Non che i governi successivi non abbiano contribuito ad aumentare la pressione fiscale, ma lo hanno fatto con un altro stile, aumentando qua ed elargendo la.

La nuova legge di bilancio e il dl fisco sono stati approvati– nottetempo of course – e non contiene le strabilianti dichiarazioni del bis premier Conte, che a parole parla della volontà di far uscire dal pantano della peggiore pressione fiscale d’Europa il popolo italiano. Quando mai…il testo definitivo è stato ora inviato alla Commissione Europea, e presumibilmente il testo definitivo sarà presentato intorno al 20 Ottobre.

Per il resto, è una lunga serie di balzelli, alcuni ripescati dal passato altri generati la per là da un esecutivo affamato di coperture finanziarie e privo di capacità gestionali e finanziarie. Non per nulla, a capo dei ministeri e degli enti più importanti, abbiamo oggi persone che capiscono un fico secco come Pasquale Tridico a capo dell’INPS che non si è mai occupato di previdenza, o come il neo nominato Ministro delle Finanze Gualtieri: è un professore associato di Storia contemporanea. Cosa ci faccia a capo del ministero delle finanze resterà un mistero tra i tanti.

Sorvoliamo, dal momento che non ci si può far nulla, e passiamo ai fatti, anzi: alle nuove imposte che si sommeranno alle troppe già in essere e che serviranno al governo a raggranellare almeno 5 miliardi di euro.

Sul fronte casa, arriva la Nuova IMU che accorperà IMU e TASI con un incremento dell’aliquota pari allo 0,86 per mille.

Se stavate accarezzando l’idea di risparmiare qualcosa grazie alla cedolare secca sugli affitti concordati sappiate che l’aumento dell’imposta è del 25%: passerà dal 10 al 12,5%.

State per acquistare la prima casa? Tranquilli: ci sono aumenti anche per voi. L’imposta di registro passerà dagli attuali 50 a ben 150 euro.

Anche la lotta per la salvaguardia dell’ambiente avrà un peso non di poco conto sui bilanci familiari, in quanto attraverso la tassa sulla plastica un po’ tutti gli articoli in vendita aumenteranno di prezzo. Non basta, perché c’è già un problema: anche le plastiche generate da sistemi di riciclo saranno gravate dalla plastic tax. Prima hanno fatto si che le aziende che producono plastica si adeguassero con macchinari in grado di ottenere plastica dai sistemi di riciclo, ora li sommergono di tasse, che sicuramente ricadranno sui consumatori attraverso nuovi aumenti. Geniacci!

Andiamo avanti: avete un reddito superiore ai 100.000 euro? Siete ricchi e quindi dovrete pagare pegno, dicendo addio alle detrazioni fiscali al 19%.

Non è finita: ecco l’arrivo del bollo di 2,4 euro da apporre su ogni foglio necessario al rilascio di certificazioni che possono essere richieste dalle autorità giudiziarie in ambito penale.

Ma ecco la chicca: pensavate davvero che le accise sui carburanti sarebbero state abbassate o addirittura cancellate? Credete pure a Babbo Natale, ne sono certa… Dal 2021 il prezzo del gasolio sarà portato a quello della benzina. Come? Cancellando il tetto sulle accise attualmente in vigore.

Secondo uno studio realizzato dal Codacons il riallineamento dei prezzi tra benzina e diesel peserà la bella cifra di 2,5 miliardi di euro sul groppone degli italiani. Un pieno di gasolio costerà +5,15 euro. Provate a immaginare l’enorme portata di questa misura: tutto aumenterà, perché se aumenta il gasolio aumentano i costi di gestione del trasporto di tutte le merci. Evviva! Siete contenti, vero?

Non ho ancora finito: nuovi aumenti a cascata per i fumatori, anche delle sigarette elettroniche.

Le uniche imposte che non sono state inserite, almeno per ora, sono quelle che aveva proposto il Ministro dell’Istruzione Fioramonti: per ora merendine e bibite gassate non verranno toccate dalle tasse.

A parte questa sfilza di novità negative, attenzione al denaro contante. Il limite consentito torna ad abbassarsi: dai 3.000 euro attuali a 1.000. ma potrete divertirvi partecipando alla lotteria di chi paga sempre con la carta di credito e persino a quella dello scontrino. Vi hanno trasformato in giocatori imbecilli, privandovi della democratica possibilità di scegliere di usare il denaro contante ma imponendo a tutti di entrare a far parte del girone infernale delle banche ma, soprattutto, delle imprese che emettono e gestiscono carte di credito e bancomat.

Non venitemi a far discorsi del tipo: “E’ moderno cancellare il contante, lo fanno in altre nazioni”. Si, ma siamo in Italia, dove non funziona nulla se non al contrario, dove il sistema fiscale ed economico è un mostro terribile, che spesso compie errori contro i contribuenti, che per vedersi dar ragione – avendola – devono arrivare a perdere la ragione.

Di conseguenza, grazie per non assillarmi coi soliti discorsi che non portano a nulla: l’Italia è un caso più unico che raro. Governata ormai da gente che non si sa come sia finita ai posti di comando e per quale ragione presieda i ministeri, e la vita, di circa 60 milioni di persone.

Ah no, giusto, si sa: la causa sono i circa 45 milioni di contribuenti, incapaci – come accade in nazioni come la Cina, la Francia o l’Ecuador - di rendersi conto di ciò che di terribile viene varato contro la popolazione.

Nel febbraio del 2018 fu pubblicato questo mio articolo: Un mondo senza denaro contante. Grossi rischi in arrivo per gli italiani.

 

Da Babilonia, almeno per ora, è tutto. Statemi bene.

Foto: Pixabay


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