Confessioni di un magistrato
par danodeivalori
venerdì 28 novembre 2008
Ha il culto delle manette? E’ un uomo di destra? Ha tramato per distruggere i partiti della prima Repubblica? Ha salvato gli eredi del Pci? Ha l’ossessione di Berlusconi? Ha costruito, come quest’ultimo, un partito personale e monocratico? Come vede l’Italia del presente e del futuro?
Il PM di Mani pulite racconta ne “Il Guastafeste” la sua versione dei fatti.
Di Pietro afferma di ripercorrere nella sua “autobiografia a sorpresa” i fatti degli ultimi anni, le accuse che tradizionalmente gli sono state rivolte e quelle da cui deve difendersi ogni giorno, per spiegare come vede la propria storia personale e politica.
L’intenzione, sottolinea, è di fare chiarezza sulla sua verità, non sulla verità.
L’uomo politico del momento, sollecitato, pungolato, persino provocato nell’appassionante conversazione con il giornalista Gianni Barbacetto, racconta con particolari inediti il suo passato di magistrato, l’inchiesta di Mani pulite, le dispute mai sopite nel Paese sulla giustizia e sui rapporti tra politica e magistratura.
Ripercorre gli anni degli attacchi subiti, dei dossieraggi, delle accuse, dei processi che ha sempre affrontato con grande forza e dignità e da cui è uscito sempre assolto e con la testa alta.
Ma, da Guastafeste, racconta anche la vera storia dell’Italia dei Valori e del progetto che ha ispirato il movimento democratico in un Paese che non lo è. O almeno, non ora.