Concorso Leica 24X36: una campagna marketing fallimentare

par Dario Salvelli
martedì 4 ottobre 2011

Da diverse settimane imperversa su Facebook al limite dello spam il tam-tam del “votatemi” con link annesso al concorso Leica 24×36: la marca di apparecchiature fotografiche cerca 24 talenti fotografi per 36 fotografie. Il problema è che a molti sembra come una spudorata campagna di marketing fatta male e travestita da concorso/contest senza fine.

All’inizio a Leica probabilmente non è andata neanche male: il loro comunicato stampa parla di 5.100 persone iscritte in 6 giorni con 15.300 foto. Può una grande marca della fotografia lasciare le sorti di un concorso al voto popolare ed al meccanismo del “mi piace” di Facebook? L’intento di farsi pubblicità è quindi ovvio e forzato, l’arte della fotografia va a farsi fottere.

Il meccanismo del contest prevede diversi passi obbligatori: collegarsi al sito di Leica 24×36 registrandosi (già qui lasciamo i nostri dati), diventare fan della pagina Facebook e seguire il profilo Twitter, caricare 3 foto di 2MB ciascuna con l’invito esplicito di comunicarlo ai propri amici.

Il regolamento è stato realizzato a regola d’arte perchè prevede che i 24 finalisti, probabili vincitori, non siano scelti dal meccanismo di voto ma da una giuria composta da Polyphoto che sceglierà i fotografi meritevoli... di aver vinto? No, soltanto di passare alla fase successiva come si legge nel regolamento:

Riassumendo: non esiste premio perché Leica dà in comodato d’uso una sua macchina, le foto inviate diventano di proprietà di Leica che dunque può farci quello che vuole in quanto ai fotografi resta solo la proprietà intellettuale, bisogna sgobbare durante il concorso facendo girare le foto e nella fase successiva realizzare per 3 mesi sia foto che video per sperare di vincere il nulla.

fotografi non “guadagnano” niente (neanche la soddisfazione personale) mentre Leica: guadagna dati degli utenti e foto (dunque tanti soldi), fan di Facebook e follower di Twitter (popolarità), traffico online verso il suo sito.

Insomma questo è il classico caso in cui l’azienda cerca di inventarsi un (poco) innovativo concorso fotografico per farsi pubblicità ma poi finisce per mostrarsi come impresa pezzente e approfittatrice costruendosi una pessima reputazione. È già noto il tumblelog Leicafail (si, ora mi direte che bravo il responsabile marketing: ora tutti parlano di Leica!).

Per ora infatti sono poche migliaia ma molti stanno già boicottando il concorso di Leica su Facebook. Chissà che questo numero non superi i partecipanti al fantomatico concorso di Leica 24×36 ridotti a viaggiare stretti stretti in un autobus notturno.

Copyright Photo: uwajedi da Flickr ©


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