Cina in crisi nella gestione online, varato il piano per la sicurezza culturale

par Bobby Falvella
sabato 29 ottobre 2011

Pechino (Quotidiano del Popolo), varato il "Piano per la sicurezza culturale": schedatura di tutti gli Internauti, tasse ai locali pubblici con Internet, schedatura dei clienti, "arresto amministrativo" di 15 giorni ecc.

Ma, almeno per ora, "il controllo di Internet è molto difficile, la Cina è in crisi nella Gestione Online" ammette, sconsolato, il capo della censura, Liu Yunshan. In effetti i comunisti cinesi (che di “Comunista” conservano, ormai, solo la storica allergia per la Libera Informazione) hanno varato il primo, mastodontico piano per censurare questa diabolica Internet (accusata di "diffondere i vizi dell'Occidente anche in Oriente"), che ogni giorno informa 500 milioni di cinesi su argomenti pericolosissimi.

Fra questi le proteste e le ultime Rivoluzioni Mediterranee in Africa e Medio Oriente; i movimenti "Indignados" in Europa e "Occupy" negli Usa;

i monaci Buddisti che si danno fuoco per gli abusi di Pechino in Tibet; le critiche mondiali alla detenzione di Liu Xiaobo (premio Nobel per la pace), ecc.

PS: gli oltre 500 milioni di utenti internet in Cina sono, allo stato, un Record Mondiale.


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