Chissà quanta gente al funerale di Lucio Dalla se si fosse pagato il biglietto

par Sandro
lunedì 5 marzo 2012

Sulla vita e sulla morte di Lucio Dalla si è scritto e riscritto, quasi tutti con le stesse cose, le stesse parole, gli stessi apprezzamenti, talvolta ipocriti. Quanti hanno apprezzato Lucio Dalla in vita? E da domani cosa vi ricorderete?

Tutti ti amano quando sei tre metri sotto terra diceva John Lennon. Si è detto e scritto di tutto e anche di più su Lucio Dalla in questi giorni. Paginate e paginate di retorica su vita opere e tendenze sessuali, politiche e religiose. Ieri c'è stato il funerale di Lucio Dalla, dopo un week end di lenzuolate sul suo conto, in cui chiunque diceva qualsiasi cosa. Si è scomodata addirittura la CEI a dire che le canzoni di Lucio Dalla non dovevano risuonare in Chiesa. Meglio abusare dei ragazzini? La 1100 che fu di Lucio Dalla a lutto, la folla oceanica di fan e amici, una buona dose di esibizionismo nel mandare delle foto di Lucio Dalla bambinoTutti a commentare, criticare, elogiare. Ci mancava il plastico di Bruno Vespa e poi c'era tutto.

Tra costoro possiamo individuare gli quelli di Pontifex Roma, già citati, e che non meritano altro se non profondo disprezzo per la loro capacità di speculare sulla morte altrui in nome del dio denaro.



Interessante e come al solito anticonformista, anche se non perfettamente condivisibile, la posizione di Aldo Busi, che definisce Lucio Dalla dandogli del checchesco buontemponee che contesta il suo attegiamento e le sue interviste in ossequio alla morale comune ed all'autorità costituita. Non è del tutto sbagliato, e le polemiche che ne son derivate son più bigotte che altro. Busi, tuttavia, mi dà l'impressione di aver dato sfogo più ad una reazione rabbiosa più che ad un commento ragionato. Rabbia imprigionata a causa dell'omofobia clericale e nell'ipocrisia tipica delle persone bigotte e falsi cristiani, persone che son pronte a giudicare il prossimo, mancando in ogni occasione possibile di seguire i precetti cattolici che loro stessi vorrebbero imporre al prossimo. Ognuno è libero di seguire la strada che crede, e non quella che Busi ritiene. Lucio Dalla faceva il cantante, e della sua vita privata e delle sue tendenze poco importa, sempre che non si voglia sfociare nel gossip.

Ieri c'è stato il funerale di Lucio Dalla, un evento mediatico con pochi precedenti e a copertura totale. Nemmeno il discorso di fine anno di Napolitano avrebbe fatto altrettanto, forse. Oggi è un altro giorno. Da oggi Lucio Dalla chi? Ah, sì, quello di 4 marzo 1948... era 48 o 43? Era marzo o maggio? Bah vai a sapere.


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