Chiesa cattolica, quanto mi costi? Oltre 6 miliardi

par Paolo Borrello
lunedì 19 dicembre 2011

Il tema dei costi della Chiesa cattolica è diventato di attualità in seguito all’attenzione che i mass media hanno dedicato alle esenzioni di cui gode la Chiesa per quanto riguarda il pagamento dell’Ici. Risulta pertanto di notevole interesse l’iniziativa dell’Uaar (Unione degli atei e degli agnostici razionalisti) che ha realizzato un sito denominato www.icostidellachiesa.it, per effettuare una stima dei costi, a carico di tutti gli italiani, derivanti dal sostegno alla Chiesa cattolica. L’Uuar in una nota spiega i motivi e le caratteristiche dell’iniziativa. Scrive fra l’altro: “Nessuno è al corrente dell’entità dei fondi pubblici e delle esenzioni di cui, annualmente, beneficia la religione che ne gode incomparabilmente più delle altre, la Chiesa cattolica nelle sue articolazioni (Santa Sede, Cei, ordini e movimenti religiosi, associazionismo, eccetera). Non la rendono nota né la Conferenza Episcopale Italiana, né lo Stato. È per questo motivo che l’Uuar ha deciso di dar vita alla piattaforma ‘I costi della Chiesa’: l’obiettivo è di presentare una stima di massima che sia la più attendibile e accurata possibile, citando estesamente le fonti e utilizzando metodologie trasparenti”.

Secondo quanto sostiene l’Uuar, la stima aggiornata dei costi annui della Chiesa è 6.086.565.703. Le spese più significative che determinano quell’importo complessivo di oltre 6 miliardi di euro sono le seguenti (i valori sono espressi in milioni di euro):

L’iniziativa dell’Uuar mi sembra molto importante. Infatti, a mio avviso, è più che opportuno conoscere con precisione l’entità dei costi pubblici derivanti dal sostegno alla Chiesa cattolica come alle altre religioni, per valutare se tali costi siano troppo elevati oppure no, soprattutto in un periodo come quello attuale nel quale si considera come obiettivo prioritario la riduzione del deficit dello Stato. Anche per rispondere a una domanda più che legittima: le spese pubbliche a favore della Chiesa devono contribuire al raggiungimento di quell’obiettivo? Io penso proprio di sì.


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