Chi è che deve pagare le tasse in questo paese? Chiedilo all’uomo della strada

par Andrea Prati
mercoledì 26 giugno 2013

Nel giorno in cui arriva la sentenza di primo grado all'imputato Silvio Berlusconi per l'affaire Ruby - l'esito mi ha sorpreso come il panettone il giorno di Natale - in un'emittente locale seguo un servizio in cui vengono intervistate delle persone sul fatto che l'Agenzia delle Entrate potrà "spiare" da oggi, i nostri conti correnti.

I commenti dell'uomo della "strada" vanno dal "stanno violando la nostra privacy", con privacy pronunciata in cento modi diversi al "perché non iniziano a controllare quelli dei politici". Ora non mi ritengo un fanatico dello stato di polizia ma credo anche che con un'evasione stimata nell'ordine dei 150-200 mld annui qualche provvedimento forte il nostro Governo lo deve pur trovare.

Se non vogliamo implodere...L'evasione e anche i meccanismi dell'elusione fiscale sono un cancro che infetta la nostra economia e i nostri bilanci pubblici. Un fenomeno destabilizzante che mina in profondità la nostra coesistenza democratica. Un capitolo occulto in cui dentro trovi denaro sporco di ogni tipo di provenienza, da capitali accumulati lontani dall'occhio del fisco impotente o compiacente, al denaro sporco delle mafie o del lavoro sommerso. Spesso le due cose legate strettamente.

Eppure l'uomo della strada se intervistato, non trova niente di meglio da dire che questa è un'ingerenza dello Stato nella nostra privacy. Già ma la stessa persona non ragiona in fondo che poi lo "Stato vessatore" è a essa stessa che chiede conto quando pensa di aumentare qualche imposta, o se ne inventa di nuove per fare cassa. Non credo proprio che gli intervistati fossero tutti ricchi evasori fiscali!

Siamo proprio strani noi italiani, sono per forza sempre e comunque gli altri che devono pagare le tasse o più in generale che devono rispettare le leggi. Gli unici colpevoli sono i politici ma per anni li abbiamo votati affinché ci permettessero di farci i "cazzi" nostri.

Ogni anno così quando vengono pubblicati i dati delle dichiarazioni dei redditi scopriamo che i gioiellieri guadagnano meno degli operai e via via veniamo a conoscenza di un paese che nella realtà non c'è. Un paese in cui comunque vi è una ricchezza sommersa concentrata sempre più nelle mani di pochi. Chissà come è avvenuto questo!

Un popolo il nostro, nel cui DNA è presente una forte dose d'individualismo e attraverso di esso Mr B. o il Cavaliere di Arcore che dir si voglia, ha potuto conseguire il proprio successo politico e lo scivolamento del nostro paese verso il declino. Ora anche per Berlusconi forse è venuto il momento di pagar pegno di fronte alla giustizia, per la storia è ancora presto, ma anche per noi italiani è venuto il momento amaro di assumerci le nostre responsabilità per aver permesso a molti "Berlusconi" di avere i nostri voti e la nostra fiducia, per miseri tornaconti personali a danno della collettività, gettando la nostra povera Italia nell'abbraccio mortale dell'illegalità e dei furbetti.

 

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