Chi è Casaleggio? Lo spiega lui stesso in una lettera

par Pleo
mercoledì 30 maggio 2012

Politicamente, in queste ultime settimane, non s'è parlato altro che del Movimento 5 Stelle, il movimento, appunto, fondato da Beppe Grillo e da lui mediaticamente rappresentato. La vittoria di Parma, tra le altre, e i sondaggi che li danno tra i primi partiti d'Italia in caso di elezioni a breve termine, sono stati il motore per continuare a discutere di un soggetto politico che da qualche tempo (tra un programma con 5 punti fondamentali - ma carente in altri -, un leader carismatico e che molti accusano essere un padre padrone più che semplice ispiratore, un'idea di coinvolgimento che al netto del padre padrone è la forza principale) divide l'elettorato, raccogliendo consensi o critiche, e più difficilmente indifferenza.

Ma da quando è nato questo movimento c'è una domanda che aleggia e che chiede di sapere quale sia il vero ruolo della Casaleggio Associati. Lo chiede da tempo un giornalista come Pietro Orsatti, ma non è l'unico; diciamo che tra chi non vede nei grillini una forza politica di ampio respiro è argomento di discussione da sempre.

E l'argomento è così dibattuto che Gianroberto Casaleggio ha inviato una lettera al Corriere della Sera per spiegare che lui non è un'entità oscura, il burattinaio, ma semplicemente il cofondatore assieme a Grillo col quale ha scritto il "Non Statuto": "Non sono mai entrato nell'ambito dei programmi delle liste, né ho mai imposto alcunché. A chi mi ha chiesto un consiglio l'ho sempre dato" dice. Una lettera subito criticata da chi da tempo gli chiede un'intervista.

Alessandro Gilioli, giornalista e blogger dell'Espresso, punta su quel rifiuto al confronto che caratterizza sia lui che Grillo e scrive, riguardo la lettera al Corriere, che 

Gianroberto Casaleggio rifiuta le interviste – anche noi abbiamo provato più volte a chiedergliene, invano – ma invia lettere ai giornali.

Meglio il monologo, proprio come diceva il suo socio. Il confronto no, per carità. Le domande scomode? Meglio evitarle.

Ma cosa dice Casaleggio di sé? Dopo un breve excursus sulla sua carriera lavorativa, spiega la genesi del Movimento e del suo ruolo:

Sono in sostanza cofondatore di questo movimento insieme a lui. Con Beppe Grillo ho scritto il «Non Statuto», pietra angolare del MoVimento 5 Stelle prima che questo nascesse, insieme abbiamo definito le regole per la certificazione delle liste e organizzato la raccolta delle firme per l'iniziativa di legge popolare «Parlamento Pulito» e le proposte referendarie sull'editoria con l'abolizione della legge Gasparri e dei finanziamenti pubblici. Inoltre abbiamo scritto un libro sul MoVimento 5 Stelle dal titolo «Siamo in guerra» firmato da entrambi. In questi anni ho incontrato più volte rappresentanti di liste che si candidavano alle elezioni amministrative, per il tempo che mi consentiva la mia attività, per offrire consigli sulla comunicazione elettorale.

Non sono mai entrato nell'ambito dei programmi delle liste, né ho mai imposto alcunché. A chi mi ha chiesto un consiglio l'ho sempre dato, ma in questo non ci trovo nulla di oscuro. Mi hanno attribuito dei legami con i cosiddetti poteri forti, dalla massoneria, al Bilderberg, alla Goldman Sachs con cui non ho mai avuto nessun rapporto, neppure casuale. Dietro Gianroberto Casaleggio c'è solo Gianroberto Casaleggio. Un comune cittadino che con il suo lavoro e i suoi (pochi) mezzi cerca, senza alcun contributo pubblico o privato, forse illudendosi, talvolta forse anche sbagliando, di migliorare la società in cui vive. Sono stato definito il «piccolo fratello» di Beppe Grillo, con riferimento al Grande fratello del romanzo «1984» di George Orwell. È evidente che non lo sono.

La lettera completa è qui


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