Chi è Angelo Balducci "Don bancomat’’
par RobertaLemma
venerdì 4 giugno 2010
Ecco cosa spunta nell’inchiesta legata ai Grandi Eventi e agli appalti del G8.
I miliardi di euro che la “cricca” movimentava, poi faceva “sparire” sui conti correnti di mezzo mondo. Proprio questo costò la vita a Calvi, l’essersi prodigato nel costituire e gestire conti offshore per conto dello Ior a braccietto con la potente mafia italo – americana.
Calvi, scoperto e incarcerato, aveva deciso di parlare. Minacciò, anzi, i suoi compari prelati di parlare con la magistratura italiana, ma ecco, miracolosamente, giungere il ’’suicidio’’.
Quindi, se fino a ieri c’erano Calvi, Sindona e Marcinkus, legati rispettivamente alla politica, mafia e al Vaticano, oggi abbiamo Bertolaso, Balducci e monsignor Franco Camaldo, legati anch’essi e in ordine di apparizione alla politica, mafia e al Vaticano.
I pm umbri sono in attesa di risposte sull’attività di quei settantuno nomi che hanno fornito alla Banca d’Italia. La stessa che al tempo del crack Ambrosiano tardò e ostruì le indagini della magistratura quel tanto che bastò a servire i padroni. Sono almeno 15 le rogatorie partite per il Lussemburgo, la Svizzera il Belgio, la Francia, San Marino e, persino, la Tunisia. Proprio lì, nel Nord dell’Africa, secondo il racconto dell’ex autista di Angelo Balducci, Laid Ben Hidri Fathi, il suo datore di lavoro e i soci avrebbero investito fiumi di denaro pubblico.
Ora arriva la parte difficile. Si perché i pm, Sergio Sottani e Alessia Tavernesi, ora attendono risposte dal Vaticano, soprattutto dalla loro banca, lo Ior.
Quel che fatica a trapelare è che Balducci è un Legionario di Cristo. Anche le liste occulte degli iscritti alla P2 o all’Opus Dei o alla Compagnia delle Opere faticavano e faticano a trapelare.
Ma chi sono i Legionari Dio? Naturalmente sono ufficialmente degli apostoli, rigorosamente tutti maschili e la loro missione è la costruzione del regno di Cristo nella società secondo le esigenze della giustizia e della carità, attraverso la preghiera, l’apostolato ed un’ampia diffusione della dottrina cattolica. Il parallelismo tra queste diverse dottrine, P2, Opus Dei, Compagnia delle Opere, Comunione e Liberazione, Legionari di Cristo è d’obbligo se si conoscono i loro statuti, molto simili e agghiaccianti.
Ecco alcuni punti del loro statuto o programma:
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selezionare élite di leader nei vari settori della società, specialmente nelle classi lavoratrici, tra gli intellettuali, gli imprenditori e le varie professioni ed addestrarli ad un’azione da persona a persona per permeare in profondità la vita della società con lo spirito cristiano
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fondare istituti di educazione e formazione: scuole elementari e medie, collegi, università, istituti professionali, scuole di perfezionamento e centri di ricerca
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promuovere la famiglia e i suoi valori su un piano umano e cristiano, attraverso consultori e apostolati
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diffondere il tesoro della dottrina cattolica e farla sempre accessibile a tutti attraverso scuole della fede che addestrino catechisti ed attraverso la fondazione di case editrici dedicate alla ricerca religiosa e all’evangelizzazione
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aprire centri dedicati alla meditazione, alla preghiera e allo studio, club sportivi e culturali, centri di formazione, sedi di apostolati e strutture congressuali
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generare apostolati per impregnare i media di spirito cristiano, dando loro primaria importanza come strumenti di apostolato e usandoli al massimo delle possibilità
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in spirito di giustizia e carità evangeliche allestire apostolati per la promozione dell’intera comunità umana, evitando che assumano i connotati della lotta di classe e facendo ogni sforzo per irradiare lo spirito di unità, pace, giustizia e amore insegnato da Cristo nel vangelo
Gli asset dei Legionari di Cristo e del Regnum Christi sono gestiti da una holding multinazionale chiamata Grupo Integer. Il Grupo Integer è stato accusato di agire come una qualsiasi corporation, non in linea quindi con il carattere religioso della sua ragione sociale. Sotto accusa sono soprattutto le relazioni industriali, le attività finanziarie, l’uso delle donazioni per finalità diverse da quelle dichiarate ai donatori, il ricorso al mobbing per allontanare dipendenti in disaccordo con le politiche aziendali, la selezione nepotistica del management e la sua eccessiva retribuzione.
Accanto al Grupo Integer c’è una rete di società, associazioni, titoli e privati, che per politica aziendale non è facile collegare ai Legionari di Cristo. Tra queste figura la First Fountain Corporation, con sede a Panama. Tra i finanziatori della congregazione sono presenti privati e imprese impropri per una congregazione cattolica, come la Blackwater Worldwide. E’ questo il mondo dove vive e si muove Angelo Balducci. Mentre il pubblico ministero Henry John Woodcock, indagava a Potenza su uno strano affare immobiliare che coinvolgeva massoni internazionali e servizi segreti incappò nel conto corrente di Balducci allo Ior e lo stesso confermò al pm, i cui atti sono stati acquisiti dalla procura umbra .
Monsignor Franco Camaldo ricopre il ruolo di intermediario in questa vicenda. Prelato d’onore di Sua Santità e cerimoniere pontificio e beneficiario, secondo l’accusa, di un pagamento di 380 mila euro. L’offerta servita a coprire i debiti derivati dall’acquisto di una villa, futura sede di nuova loggia massonica. Il Vaticano entra, dirompente, nell’inchiesta in quanto molti dei lavori eseguiti per i Grandi eventi fanno riferimento a immobili e beni dello Stato Pontificio. Ma se i soldi per i Grandi eventi e il G8 sono soldi pubblici, di uno stato laico, perché con gli stessi si finanziano lavori al Vaticano? E poi perché, un prete, don Evaldo Biasini, risulta prestanome e custode all’estero di altri conti? E perchè, seguendo questa strada ci si imbatte in movimenti di denaro su eventuali banche estere del coordinatore del Pdl, Denis Verdini? Il suo nome compare nelle dieci pagine di rogatorie inviate dalle procure di Perugia e Firenze in Lussemburgo. Insieme con il parlamentare compaiono: l’ex procuratore aggiunto della Capitale, Achille Toro, suo figlio Camillo, Fabio De Santis, Riccardo Fusi, Guido Cerruti e alcuni altri personaggi che farebbero parte della “cricca”.
1.143 rapporti bancari, 263 conducono a Balducci, Anemone, e a loro amici e parenti. Trenta intestati alla segretaria del costruttore, Alida Lucci. L’ex provveditore ai lavori pubblici risulta intestatario di un conto presso il Bank Julius di Zurigo, grazie ai prestanome Roberto Di Mario e Maria Letizia Confronte. Mentre non si sa ancora molto di un conto a San Marino, riferibile alla famiglia dell’ex Commissario per i mondiali di nuoto, Claudio Rinaldi e a sua madre Mimma Giordani. Nel frattempo arrivano delle risposte da Lussemburgo che dicono: Balducci e Rinaldi hanno chiuso due conti, in fretta e furia presso L’Unicredit Luxemborg.
Conti chiusi grazie allo scudo fiscale. Restano aperti due conti, uno di tre milioni di euro e il secondo di circa due milioni di euro. Innumerevoli i conti svizzeri della "cricca" e passaggi di titoli per oltre 900 mila euro. Insomma, soldi che vanno e che vengono in una autostrada segreta e al di fuori di ogni legalità. I nostri amministratori ancora una volta vengono indagati per gravi reati legati alla truffa, alla corruzione e all’evasione fiscale, all’uso sconsiderato di soldi pubblici, al clientelismo e ancora una volta risultano legati e appartenenti a strane e segrete sette.