Checco Zalone porta le escort del premier in prima serata su Canale 5

par Spettacolando
lunedì 12 ottobre 2009

Nell’enorme vuoto della sinistra, accartocciata attorno al proprio ombelico, ecco che ormai si è costretti a cercare un’opposizione al di fuori degli schemi politici. Un giorno è santoro, l’altro è la Repubblica, poi ci sono i Magistrati comunisti, la dandini etc... Ieri a prendere le redini di una delle sinistre più disastrate al mondo è stato Checco Zalone, alias Luca Medici.
 
Berlusconi arriva anche a Zelig, anzi nello spin off Checco Zalone Show. Anzi più che Berlusconi tutto quello che in questi ultimi due mesi gli è girato intorno. Insomma intorno, sopra, sotto, nel letto. Tutto!
 
Il colpevole - potremmo mai trovare altro termine? – è proprio lui, il cantante neomelodico più famoso d’Italia, che da qualche anno colpisce a destra e a manca con le sue canzoni, che riprendendo arie più famosa, o direttamente partendo da inediti, prende in giro manie, vizi, virtù e personaggi italiani.
 
Questa volta tocca alle escort. Ieri sera, infatti, in prima serata, durante la puntata del Checco Zalone Show, l’attore pugliese ha fatto quello che in pochi erano riusciti a fare: portare le escort in prima serata. E su Canale 5!

Direttamente da Sanremo, dove lo spettacolo era stato registrato un mese fa e appoggiato da una simpatica Teresa Mannin, Zalone ha dato spazio al suo repertorio di canzoni e duetti, fino a gettarsi in quella che può rientrare nell’ormai bistrattata categoria della staira politica.
 
Sulle note di De Andrè, più precisamente de “La canzone di Marinella” e de “Il Pescatore” Zalone ripercorre questi ultimi mesi di festini.
 
Questa della D’Addario è una storia vera, che si trovò a palazzo quella sera e il Premier che la vide così bella, sul letto di Putin la mise a pecor....”, comincia così l’esibizione, e prosegue peggio: “mentre Barack Obama era eletto, il nostro presidente era eretto”, fino alle note de “Il Pescatore”: “All’ombra di Villa Certosa pensava sempre ad una cosa, ma era triste e scuro in viso e non faceva alcun sorriso, venne da bari un imprenditore con delle sventole da paura, lui le guardà e chiamò il dottore (voce inequivocabilmente milanese ndr) ‘ prepari subito la puntura’”...
 
Insomma il comico di Zelig ci va giù pesante e a dire il vero in questa versione, meno seriosa, lo sfottò ci piace di più. Non sappiamo se rivedremo mai Zalone su un palco Mediaset o se, dopo lo sdoganamento da Santoro, questi minuti saranno usati per rivendicare una libertà di espressione a giorni alterni. In ogni caso faccio mie le parole del giornalista-blogger dell’espresso Alessandro Gilioli (Piovono rane): “Di sicuro, non mi era mai capitato di vedere uno show in prima serata sull’ammiraglia Mediaset alludere pesantemente e inequivocabilmente alle escort pagate dal Premier – o da Tarantini in sua vece – per una notte di sesso a Palazzo Grazioli”.
 
E così sia.


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