Che fine fa la pipì quando la fai nel treno

par
mercoledì 6 ottobre 2010

Ieri sera ero sul Firenze-Napoli delle 18.10.

Facevo pipì e pensavo: ma che fine fa?
La vedi scorrere in un lampo.
Tra rocce e binari, rotaie e gallerie.
Entra in un vortice, un abisso, un cratere, una gola.
In un millesimo di secondo non esiste più.
Alla fine ti sembra quasi di non averla fatta.
E' stata un attimo, un'illusione, una sensazione, un'inganno.
 
Poco fa ero sul treno e pensavo a Cosimo.
Facevo pipì e pensavo: qui è morto Cosimo.
Facevo pipì e pensavo: ma ora dov'è la pipì di Cosimo?
 
Cosimo aveva una laurea in economia e commercio.
Un contratto non rinnovato in un call-center. Un licenziamento.
 
Cosimo avrà visto la sua pipì come la sua vita, scorrere in un lampo.
Tra rocce e binari, rotaie e gallerie.
Entrare in un vortice, un abisso, un cratere, una gola.
In un millesimo di secondo non esistere più.
Chissà se alla fine gli sarà sembrato quasi non averla fatta.
E' stata un attimo, un'illusione, una sensazione, un inganno.

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