Che bel "pacco regalo" per i nostri figli

par Valerio Lo Monaco
giovedì 13 maggio 2010

Ora - solo ora - si parla di crisi sistemica. Ma attenzione, non lo si fa con i criteri con i quali (tra pochi altri) lo abbiamo fatto noi su queste pagine, quanto per iniziare una ondata di chiusure e cappi al collo nei confronti di tutti i paesi Ue.
 
Il punto da capire, fondamentale, è che questa “crisi sistemica” non verrà utilizzata per cambiare sistema, ma semplicemente per tentare di correggerlo - a spese nostre, of course - con la conseguenza fatale che, non cambiando obiettivo e criteri di fondo, pur dissanguando i popoli, non si farà altro che spostare in là il momento del crollo.
 
Lo ha scritto Zamboni giorni addietro proprio sulle pagine del Ribelle, e i lettori del Ribelle è argomento che conoscono già da tempo. Ieri sera, a Ballarò, in merito si brancolava nel buio, tra politici incapaci ed economisti in servizio permanente effettivo. Per non parlare di Mario Monti, a La7, ospite di Lilli Gruber e Stefano Folli.
 
Quelli che i media di massa si sforzano di far passare come “aiuti” e “salvataggi” dell’Euro, peraltro, hanno sortito l’unico effetto di calmare le Borse, e neanche tanto, visto che ieri c’è stata una nuova discesa. Forse - e sottolineiamo forse - hanno bloccato il crollo verticale di tutta la baracca. Per un po’. Questo il punto. Perché se è vero - e lo è - che gli attacchi speculativi degli ultimi giorni avevano fatto suonare le campane a morto per l’Euro (e per il sistema intero?) e vero altresì che l’unica, geniale, diabolica e scontata soluzione trovata dai parrucconi di Bruxelles è stata quella che qualunque poveraccio avrebbe fatto in un momento del genere, se avesse potuto: accendere un nuovo mutuo per pagare i buchi di quello in corso impossibilitato a pagare. (…)
 
(per Ribelle Quotidiano)
 
 

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