Centrali Nucleari di quarta generazione anche per l’Italia

par Francesco Rossolini
venerdì 10 ottobre 2008

 

 È giunto il momento di porre fine alla paradossale ipocrisia della posizione Italiana sul Nucleare. Almeno il 60% dell’energia elettrica utilizzata nel Bel Paese è generata da centrali nucleari localizzate sui versanti francese e svizzero delle Alpi. Alcune di queste centrali sono oltretutto di proprietà o comproprietà Italiana, pertanto questa folle ostinazione a voler proseguire con questa sciagurata politica antinucleare è qualcosa di ridicolo ed inaccettabile. O non si usa energia prodotta mediante centrali nucleari o se la si usa, com’è il caso dell’Italia, da si deve produrre sul proprio territorio altrimenti si è solo ed esclusivamente ipocriti.

Oggi una delle principali cause che  limitano lo sviluppo industriale è l’esagerato  costo dell’energia elettrica in Italia, esageratamente alto poiché l’energia è acquistata per due terzi dall’estero e nello specifico dalle numerose centrali nucleari francesi e svizzere. Ora essendoci stato uno sciagurato referendum popolare, poiché tale referendum si è fatto sull’onda dell’unico incidente nucleare serio mai avvenuto, sarebbe quantomeno opportuno indire una nuova consultazione popolare e chiedere agli Italiani se siano o meno favorevoli all’impiego delle centrali nucleari di quarta generazione, molto più sicure e molto meno inquinanti in termini di scorie prodotte. In caso favorevole sarebbe opportuna la realizzazione alcune  centrali di quarta generazione in modo da produrre sul suolo Italiano tutta l’energia elettrica necessaria. Questo non vuol dire che non si debba investire massicciamente su fonti di energia rinnovabile, che sono il futuro, ma il presente non può in alcun modo prescindere dall’impiego del nucleare.

La questione della scarsità di uranio in natura è vera ma la quantità già estratta e quella ancora da estrarre è più che sufficiente ad alimentare dieci volte le centrali attualmente esistenti al mondo per un secolo. 

Per quanto riguarda la sicurezza intrinseca alle centrali dalla seconda generazione in poi si è potuto appurare che anche in presenza di calamità naturali come fortissimi terremoti, caso del Giappone, le centrali nucleari non sono un rischio poiché estremamente sicure. Per quanto riguarda le scorie radioattive il problema esiste ed è ben noto, le scorie radioattive debbono per forza essere stoccate in apposite cave all’interno di strutture in cemento armato capaci di resistere ad ogni genere di calamità naturale. Ove opportunamente stoccate le scorie radioattive non sono un pericolo per l’uomo e l’ambiente.

Pur pensando ad un futuro dove tutta l’energia utilizzata sia pulita e rinnovabile non è più possibile negare l’evidenza, la maggior parte dell’energia elettrica utilizzata in Italia ha origine nucleare, quindi non ha alcun senso professarsi contrari al nucleare quando i nostri televisori, le nostre lampadine, i nostri pc, i nostri televisori…….. sono alimentati grazie alla fissione atomica. 


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