Catania, Stancanelli e un bivio: Sindaco o Senatore?

par Mario Salvo Pennisi
martedì 25 ottobre 2011

Catania - A primo impatto sembrerebbe “fantascienza della politica”, invece è accaduto veramente a Catania, dove un comune cittadino di professione bancario, un tale Salvatore Battaglia, ha inflitto un durissimo colpo al Sindaco Raffaele Stancanelli, che, fino ad oggi, ricopriva il doppio incarico di Senatore del Popolo delle Libertà e di primo cittadino della Città capostipite della provincia etnea.

Il Signor Battaglia ha fatto ricorso sulla questione del duplice ruolo rivestito da Stancanelli, cosicché la Consulta ha deciso in modo inderogabile di stabilire il divieto del doppio incarico per i Sindaci – parlamentari.

“Questa è la vittoria della nostra società sulla politica”, avrebbe sintetizzato Salvatore Battaglia. I Sindaci – parlamentari non potranno, perciò, più avere un doppio incarico. E'stato deciso dalla Corte Costituzionale proprio sul caso del Sindaco di Catania, nonché Senatore Raffaele Stancanelli. I giudici componenti della Suprema Corte hanno praticamente reso nulla la legge n. 60 del 1953, nella parte in cui non prevede l’incompatibilità tra la carica di parlamentare e quella di primo cittadino di un Comune con più di 20.000 abitanti.

A cercare il fatidico pelo nell’uovo, che ha fatto lavorare la Consulta, è stato proprio il Signor Salvatore Battaglia, un elettore che aveva fatto ricorso presso il Tribunale di Catania. Infatti, come è noto, prima della decisione della Corte, la legge elettorale sanciva che un Sindaco di una Città superiore ai 20.000 abitanti non potesse essere candidato al Parlamento. Non prevedeva, però, il caso contrario, cioè un parlamentare eletto durante il suo mandato alla carica di Sindaco.

E' stato inutile anche l’intervento del Presidente del Consiglio presso la Corte Costituzionale, che aveva chiesto la non ammissibilità del ricorso del cittadino Salvatore Battaglia. Soddisfatto della decisione della Corte Costituzionale il Senatore Enzo Bianco, del Partito Democratico, ex Sindaco di Catania, il quale avrebbe riferito che “Stancanelli deve ora scegliere se restare Sindaco o parlamentare”, mentre, dal canto suo, Orazio Licandro, della Segreteria Nazionale dei Comunisti Italiani, dice che “finalmente è stata messa la parola fine su una sconcezza della Prima e della Seconda Repubblica, Stancanelli è costretto a ricoprire una sola carica”.

Colui che fa salti di gioia, però, è Salvatore Battaglia, il cittadino che presentando ricorso al Tribunale di Catania, è riuscito a far giungere la questione fino alla Consulta. “E’ la vittoria di un semplice cittadino su un certo modo di fare politica”, avrebbe detto il Signor Battaglia. E, intanto, per quale carica opterà Raffaele Stancanelli?


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