Casta: il Senato non taglia il numero dei parlamentari
par Fabrizio Vinci
venerdì 29 giugno 2012
Nulla di fatto per la riforma che avrebbe dovuto tagliare il numero di parlamentari dagli attuali 945 (Camera e Sanato) a 758 unità. Neanche sette giorni addietro il Senato sembrava indirizzato verso l’approvazione, tuttavia l’inclusione di altre riforme costituzionali nel ddl ha condotto allo stallo legislativo; per la gioia dei nostri politici che per l’ennesima volta sembrano averla scampata.
Il famigerato taglio dei parlamentari non ci sarà. Carlo Vizzini si è dimesso da relatore per le riforme costituzionali; ancora una pagina molto triste per la politica italiana da consegnare alla storia. Mentre si è trovata la maggioranza per la riforma del lavoro e per il Senato federale, viceversa il disegno di legge che comprendeva anche la riduzione, seppur lieve, del numero di parlamentari, si è miseramente arenato. La causa del fallimento è apparentemente riconducibile all’inclusione di altre riforme nel ddl (come il semipresidenzialismo), fortemente volute da Lega e Pdl.