CasaPound: appello contro l’apertura di una sezione valdostana

par Mario Badino
mercoledì 16 settembre 2009

Pubblico volentieri l’appello sottoscritto da numerose associazioni, partiti e personalità della società civile valdostana contro l’apertura di una sede di CasaPound in Valle d’Aosta. CasaPound è un’associazione che si richiama a Mussolini e al fascismo (non esplicitamente: non potrebbe esistere legalmente, né tanto meno raccogliere i soldi del 5 per 1000); che cosa significhi fascismo dovrebbe essere ormai chiaro per tutt*, ma come insegnante di lettere so benissimo che peso ha in Italia lo studio della storia. Io ho provato a dire qualche parola in proposito QUI.
 
 

Lo scorso 3 luglio alcuni attivisti hanno distribuito il volantino che pubblico qui accanto (cliccaci sopra per ingrandirlo). La fotografia parla da sé: si tratta della “fascistissima” architettura dell’ex piazza del Popolo di Aosta, oggi piazza della Repubblica. Anche le parole d’ordine son tutto un programma, con il termine «rabbia», di per sé non per forza negativo, che però in questo caso mi fa pensare a «violenza».

 
È da quando ho saputo del possibile arrivo di CasaPound nella mia regione che sto perfezionando un articolo nel quale descrivere e commentare le parole d’ordine e i programmi di CasaPound: è necessario che tutt* sappiano con chiarezza che cosa si nasconde dietro a parole e battaglie legittime che costituiscono il volto accattivante della nuova destra.
 
Oggi, infatti, i militanti di CasaPound si battono in lotte tradizionalmente “di sinistra” (acqua pubblica, una casa per tutti, part time a stipendio intero per le neomamme lavoratrici), ma oltre queste battaglie, per sentite o di facciata che siano (e comunque rivolte solo agli italiani, perché secondo CasaPound gli stranieri vanno espulsi), c’è l’ideologia mortifera e de-umanizzante del fascismo.
 
Spiegherò meglio che cosa intendo in un prossimo articolo, con le opportune citazioni e commentando il programma politico di CasaPound Italia.
 
Per ora pubblico l’appello.
 


Appello della società valdostana contro CasaPound
 
 Noi associazioni, Partiti, movimenti e cittadini antifascisti esprimiamo viva preoccupazione rispetto all’annunciata apertura in Valle d’Aosta di una sezione di CasaPound Italia.
 
Si tratta di un’offesa al nostro ordinamento repubblicano e democratico, frutto del sacrificio della Resistenza antifascista.
 
CasaPound è, infatti, un’associazione che ha chiari riferimenti nell’ideologia mortifera del Fascismo, propone la riscrittura della nostra Costituzione, inneggia a Mussolini e solidarizza con l’ex terrorista nero Luigi Ciavardini.
 
Ci appelliamo alle istituzioni, affinché garantiscano il rigoroso rispetto della legalità repubblicana, considerati i problemi all’ordine pubblico dovuti all’apertura in altre città di sedi di CasaPound.
 
Ci appelliamo a tutti coloro che si riconoscono nella Costituzione italiana e nello Statuto della Regione autonoma Valle d’Aosta, affinché si attivino per la difesa e la promozione dei valori e dei principi della democrazia e dell’antifascismo.
 
I firmatari: Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea in Valle d’Aosta/Institut d’histoire de la Résistance et de la société contemporaine en Vallée d’Aoste (e, a titolo individuale, Ida Desandré, deportata nei lager nazisti), ANPI, ARCI, ACLI, Legambiente, Partito della Rifondazione Comunista, Associazione Valdostana Loris Fortuna, Vda Vive, Partito dei Comunisti Italiani, Movimento Verdi Alternativi, Giornalisti contro il razzismo VdA, Comitato amici del Viale della Pace, Partito Democratico, Italia dei Valori, Renouveau Valdôtain, Arci-Gay, Sinistra Valdostana.
 

 A questo appello aggiungo, naturalmente, la mia firma.


 Nella foto: architettura fascista in piazza della Repubblica (Aosta).


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