Caro Silvio, permetti una domanda? Quante facce hai?

par CdF
venerdì 11 giugno 2010

Qualche anno fa anche io avevo creduto potessi offrire, almeno, la libertà di essere se stessi in un paese che tentava di rialzarsi. Mi spieghi allora come mai, adesso, mandi un abbraccio a Chavez attraverso Frattini e gli ricordi che lo stimi molto? Ora spiego il perché di quella censura che ho subito in Rai. Attento, gli italiani non sono scemi.

Qualche tempo fa fui chiamato da una trasmissione notturna della Rai per poter dare la mia opinione circa il governo di Chavez; come i venezuelani stessero precipitando verso la sottomissione a un despota. Insieme a me furono intervistate altre persone che, in qualche modo, avevano a che fare con il Venezuela.
 
Quando la trasmissione andò in onda, della mia intervista era solo rimasta la parte in cui parlavo delle mie canzoni e dei miei progetti come attore. Una cosa assurda. Tutta la parte su Chavez era stata censurata dalla Rai.
 
Ora capisco il perché. Il caudillo venezuelano, in qualche maniera, affascina il governo italiano. Non si tratta più di socialismo, di comunismo, ma di un modo di fare che è identico a quello di Berlusconi. Anni fa il cavaliere aborriva il colore rosso, come mai oggi manda, attraverso Frattini, un abbraccio di stima a Hugo?
 
Quale stima Silvio? Lo sai che in Venezuela manca totalmente la libertà d’espressione? Non si scrive contro il governo, non si parla degli omicidi per la strada, a meno che non si viva lontano dal paese e, presto, sarà censurato anche internet. Non credere che in Italia si possa arrivare a tanto, spero che questo ‘popolo della libertà’ si renda conto, questa volta, quale sia la strada per raggiungere la possibilità di pensare scegliendo tra una vasta gamma di giornali e di emittenti televisive ‘libere’ di essere tali, e che non si ci si faccia manipolare, come invece sta spesso succedendo.
 
Essere di centrodestra o di centrosinistra non significa, obbligatoriamente, stare con te, e se finora la gente ha creduto in te, non potrà non chiedersi come mai hai stretto una preoccupante alleanza anche con il presidente venezuelano che, non dimentichiamolo, è fratello di Cuba e si dichiara cugino ‘intimo’ dell’Iran di Ahmadinejad.
 
Caro Presidente del Consiglio, qualche anno fa pensavo che forse avresti potuto fare qualcosa, adesso non ci credo più.

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