Carlà e i nostri quotidiani

par Virginia Visani
lunedì 10 novembre 2008

Dunque Carlà, la divina Carlà, ha parlato. La première dame de France ha detto la sua e la sortita di Berlusconi su Obama “abbronzato” che sembrava ormai archiviata come una sorta di ironia di dubbio gusto, torna sulle home page dei quotidiani online.

E la cosa che più stupisce (e in parte scandalizza chi si occupa di Media) è la gaffe o, diciamo pure la svista, dei nostri quotidiani. Che titolano più o meno così: Carla Bruni felice di non essere più italiana.

Mentre invece nei quotidiani francesi la frase virgolettata e dunque si pensa pronunciata esattamente dalla signora in un’intervista al Journal du dimanche, è la seguente: "spesse volte mi sento molto felice di essere francese”.

Due considerazioni: la frase è detta alla fine dell’intervista, in modo quasi scherzoso, non certo come argomento principale della stessa. L’intervento della première dame è infatti prima di tutto un intervento politico, in quanto lei dice di appoggiare, ma non poter firmare in quanto moglie del presidente, il manifesto di alcuni intellettuali francesi per l’uguaglianza reale dei cittadini.



Seconda considerazione: perché mai i nostri quotidiani hanno stravolto la frase della signora Sarkozy da “felice di essere diventata francese” a “felice di non essere più italiana”? Ci vorrebbe il dr.Freud per capire questo lapsus. O forse basterebbe pensare a un èsprit maltourné, un pensiero prevenuto, una gaffe, forse peggiore di quella di Silvio Berlusconi.

 

 


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