Cari dirigenti del PD avete vinto, ne ho piene le scatole

par Giorgio Spignese
venerdì 3 maggio 2013

La definitiva disillusione di un elettore (spesso) del PD.

Rimane forse un affetto che va oltre i ragionamenti, il rispetto per ragazzi che si propongono per comuni e municipi, pieni di buone intenzioni, di cui vedo la passione sincera, ma solo quello. Le contorsioni elettoral-governative del Partito Democratico negli ultimi tempi m'hanno reso evidenti cose che forse non volevo vedere, sulle quali continuavo a glissare per non trovarmi di fronte a cose che non potevo accettare. Sono deluso, stanco di cercare improbabili spiegazioni per cose che ora, dopo averci sbattuto il grugno, mi sembrano chiare e non belle. 

Sono anni che mi ritrovo ai margini di un partito sperando che "dica qualcosa di sinistra". Ho l'impressione che siamo in tanti, dopo aver seguito anche quel poco di dibattito interno che è uscito grazie al lavoro di qualche bravo ragazzo ancora dentro il piddì. E ce ne sono tanti, ed è più triste così che se fossero tutti figli di puttana. Sperano di cambiare l'aria dall'interno, io non ci credo più. Auguro loro che riescano, a me pare difficile. 

È penoso sia mollare che pensare alla diaspora di quanti si metteranno alla ricerca di qualcosa che corrisponda loro di più. Ed è penoso anche assistere al disfacimento di questo partito, alla mutazione genetica in atto, alla nascita di nuovi/vecchi "monstra" politici, forse già nati, in attesa che mamma e papà li mostrino al popolo.

Siamo in trepida (si fa per dire) attesa... di farci qualche sardonica risata. Mi piacerebbe avere qualche osservazione o commento, accetto anche piantarelli e cojonature, purché autentici. Però mi piacerebbe che commentaste qua sotto, nel blog, non sotto i link che trovate su Facebook o altrove.

 
 

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