Cari cittadini di Pantelleria, sicuri che l’aeroporto fosse il problema maggiore?

par paolodegregorio
martedì 14 agosto 2012

Cari cittadini di Pantelleria, l’isola di Pantelleria è un esempio di come si continua a sgovernare contro i veri interessi dei cittadini e senza chiedere preventivamente loro il consenso.

L'11 agosto è stato inaugurato (si fa per dire, visto che manca ancora la sede per i vigili del fuoco), l’aeroporto di Pantelleria, costato finora la cifra spropositata di 41 milioni di euro, per una prevista utilizzazione da parte dei soli Vip, se si tiene conto dell’alto costo dei biglietti.

Alla pseudo-inaugurazione era presente una delegazione di cittadini accompagnata dal parroco, don Salvatore Cipri, per protestare per i veri problemi dell’isola, che sono la mancanza di elettricità e di acqua dolce, l’ospedale che rischia di chiudere, i collegamenti navali con la Sicilia in difficoltà perché la Regione si è mangiata tutti i soldi.

Cari cittadini di Pantelleria, se non sarete capaci di smettere di fare i sudditi e continuare a delegare ai vecchi politicanti le decisioni da prendere, non otterrete mai nulla, tanto meno la soluzione definitiva dei problemi.

Per ciò che riguarda il fabbisogno energetico, bisogna pretendere un radicale cambio di strategia e puntare alla autosufficienza energetica dell’isola tramite l’installazione diffusa del fotovoltaico, operazione che doveva e poteva essere compiuta a costo zero per gli isolani se si fossero utilizzati quei 41 milioni di euro buttati per l’aeroporto.

Gli attuali amministratori non sono nemmeno in grado di far funzionare a pieno regime il dissalatore di acqua marina, che dovrebbe pompare acqua dolce a sufficienza per le esigenze dei cittadini e della principale fonte di reddito che è il turismo.

Per le cose essenziali i soldi non si trovano, per le comodità dei Vip i milioni di euro saltano fuori.

C’è bisogno di gente nuova in politica, gente che non sia stata nominata dai partiti, gente con fedina penale pulita, espressione della società civile, che lasci fuori ideologia e appartenenza religiosa, che si occupi delle esigenze primarie dei cittadini e li coinvolga costantemente nelle decisioni più importanti.

Di questo abbiamo tutti bisogno, e Pantelleria come il resto del paese, è questa la politica che fa paura ai partiti, alle cricche, alle mafie, alle massoneria e perciò le appiccicano l’etichetta denigratoria di “antipolitica”.

Ma non si salveranno! Perché il discredito etico e morale si somma ad una crisi economica senza via di uscita, di cui la vecchia classe dirigente è pienamente responsabile, che deve essere affrontata con strategia totalmente nuova, con nuovo personale politico, con la partecipazione e il controllo dei cittadini. Ci vediamo in Parlamento!


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