Carcere: istigazione o aiuto al suicidio
par Carmelo Musumeci
martedì 6 settembre 2022
Di solito in carcere si pensa: la morte è a portata di mano e in un attimo ti può dare la libertà, la serenità e la felicità. La Morte ti libera il cuore e l’anima, mentre il carcere te li divora, fino a che non resta più traccia di un essere umano in te. Nelle vostre Patrie Galere i prigionieri fanno la gara a chi si toglie la vita per primo, già 59 quest’anno. E quasi nessuno ne parla o ne scrive, lo faccio io che me ne intendo:
Purtroppo però molti miei compagni lo fanno. Per questo mi permetto di domandare ai magistrati: Perché non intervenite con delle azioni penali? Il colpevole ce l’avete già: il carcere! Mi permetto di ricordare anche che l’articolo 580 del codice penale “ISTIGAZIONE O AIUTO AL SUICIDIO” è chiaro e non c’è bisogno neppure di essere interpretato: “chiunque determina altri al suicidio o rafforza l'altrui proposito di suicidio, ovvero ne agevola in qualsiasi modo l'esecuzione, è punito, se il suicidio avviene, con la reclusione da cinque a dodici anni. “