Cara sinistra, Berlusconi non è Belzebù

par Francesco Rossolini
martedì 24 febbraio 2009

 

Non è più ammissibile che la sinistra italiana abbia come programma politico la demonizzazione del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.

È forse giunto il momento che la sinistra cresca, cambi registro e divenga propositiva. Credo di non esagerare affermando che la Nazione sia arcistufa di sentire i nostri politici “sbeffeggiarsi” come scolaretti e sentire sempre la solita indigesta messa in scena; un esponete della sinistra spiega accuratamente come Berlusconi sia il signore del male e riceve in risposta un salomonico comunicato da parte di un esponente della destra che dipinge Berlusconi come una creatura divina con tanto di poteri taumaturgici.

Basta, il Dott. Silvio Berlusconi è un comune essere umano ed attualmente svolge la funzione di Presidente del Consiglio dopo aver vinto di misura libere e democratiche elezioni, si veda di accettare questo come un dato di fatto, anche se a tutti può non piacere,  e si vada avanti. Questo dovrebbe essere il punto di partenza per cercare di vincere le prossime elezioni.

Che la sinistra proponga soluzioni alternative a quelle della maggioranza, coinvolga i giovani in un nuovo corso politico, apra al dialogo a tutto tondo, al nuovo, alla sperimentazione in campo economico e che la destra sia disponibile e pronta al confronto.

La politica è quel sottile “gioco” tra le parti che porta lentamente a raggiungere il giusto compromesso per il bene della Nazione, basare il proprio programma sull’antiberlusconismo è ridicolo, limitante ed umiliante per l’intera Nazione.  

Che il cambio al vertice del PD sia un momento di riflessione sull’errore cardine di Veltroni, aver confuso Berlusconi con Belzebù


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