Caos trasporti. Da lunedì si ricomincia: stop Circumvesuviana

par Valeria Russo
lunedì 7 gennaio 2013

Circumvesuviana: trenta corse soppresse dal 7 al 12 gennaio. L'annuncio è affisso in tutte le stazioni e parla chiaro: i sindacati non ci stanno ad andare avanti così, tra false promesse e stipendi mancati. I dipendenti sono in rivolta. I cittadini ne pagheranno le pene.

Prosegue l'odissea dei trasporti in Campania. Dopo gli scioperi selvaggi della settimana natalizia, a causa del mancato pagamento delle tredicesime ai dipendenti, si preannunciano a partire da oggi, lunedì 7 gennaio 2013, nuove manifestazioni di protesta da parte dei conducenti della Circumvesuviana. È di nuovo caos trasporti.

I Verdi Ecologisti hanno commentato così: “Da lunedì e almeno fino a marzo - denunciano il commissario regionale dei Verdi Ecologisti Francesco Emilio Borrelli e Fausto Colantuoni dei Giovani Verdi della Campania - i trasporti della Circumvesuviana saranno ridotti all'osso. I cittadini dei paesi vesuviani vivono oramai quasi come gli indiani nelle riserve. Sui trasporti è stata persa una importate battaglia su un diritto fondamentale. Tutto ciò con l'aggravante che i più deboli pagano di più per avere servizi sempre peggiori. Le soppressioni "temporanee" dei treni per il periodo 7-12 gennaio in realtà andranno avanti almeno fino a marzo visto che ad oggi non sono ancora arrivate risorse e quindi è impossibile avere materiale rotabile per sostituire i pezzi guasti dei treni della Circumvesuviana che quindi restano fermi".

Una situazione davvero “sui generis” che a Napoli è diventata una consuetudine. I treni della Circumvesuviana non sono un fiore all'occhiello quanto a puntualità e a sicurezza, ma assicurano i collegamenti tra il centro partenopeo ed i comuni vesuviani di Pompei, Ercolano, Poggiomarino, Barra, Sorrento da cui vi è la maggior affluenza di universitari. Lunedì ricominceranno le lezioni nelle scuole e negli atenei, ma molte sedie resteranno vuote di questo passo.

È quanto emerge dalla voce di uno studente: "Sto rinunciando ad andare all'università - spiega Colantuoni, che è studente di Giurisprudenza della Federico II - con gravi danni per il mio percorso formativo perché per arrivare da San Giorgio a Cremano a Porta di Massa spesso impiego anche 4 ore. Nelle mie stesse condizioni si trovano decine di migliaia di studenti. Mi meraviglio che il Rettore non protesti".

Quale scenario ci aspetta da oggi? Non resta che attendere. 


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