Canada: l’effetto Obama, verso il primo governo di coalizione
par AnelliDiFumo
martedì 2 dicembre 2008
Per farvela molto breve: i Conservatori del Primo ministro uscente Stephen Harper, avevano vinto le elezioni politiche anticipate conquistando una nuova maggioranza relativa più forte della precedente, che però anche stavolta non si era tradotta in una maggioranza assoluta di seggi in Parlamento. "12 votes shy" ossia "sotto di 12 voti" è stato il risultato finale in termini di seggi per Harper.
Al contrario della scorsa legislatura, le tre opposizioni (Liberali, Socialdemocratici e Blocco Quebecchese), ascoltato il discorso programmatico di Harper e il piano federale del ministro delle Finanze, hanno deciso di non astenersi al voto di Fiducia del prossimo 8 dicembre e hanno annunciato voto contrario. Se tutte e tre le opposizioni votano NO, il governo di minoranza non si insedia. A quel punto, la plenipotenziario della regina del Commonwealth britannico, Michaëlle Jean, che svolge all’incirca le stesse funzioni che ha Napolitano in Italia, prenderà atto della situazione senza precedenti e assegnerà l’incarico di fare il primo governo di coalizione della Storia del Canada a Stephane Dion, il leader del Partito Liberale, che è stato già indicato come prossimo Primo ministro da parte dei tre partiti di opposizione.
La cosa buffa è che Dion è leader dimissionario del suo partito, e pare che l’accordo sia dunque di far rimanere Dion Primo ministro solo fino al prossimo maggio 2009, quando si terrà il congresso anticipato del partito Liberale, e il nuovo segretario diverrà anche Primo ministro, non rompendo così la consuetudine canadese che vuole il segretario del partito essere anche l’eventuale Primo ministro.
Va detto che tutti questi cambiamenti rendono il Canada apparentemente meno lontano dai casini politici italiani (governo di coalizione a tre partiti, staffetta come Primo ministro—vengono in mente i tempi di Craxi e De Mita!) però la realtà è che il prossimo governo federale canadese si annuncia come molto spostato a Sinistra, dal momento che il Partito Socialdemocratico (alias New Democratic Party) ha chiesto un terzo dei ministri e ha chiesto i posti chiave finanziario-economici.
Quel che è certo è che il Blocco Quebecchese ha garantito, sulla base del programma firmato, un appoggio per i prossimi 18 mesi, mentre il Partito Socialdemocratico ha garantito 30 mesi di governo. A mio modo di vedere questo repentino cambio nella strategia politica dei tre partiti di opposizione è dovuto soprattutto all’elezione di Obama negli USA. Con una presidenza democratica sotto al confine, le opposizioni hanno ritenuto utile proporre anche a Ottawa politiche in linea con quelle della Casa Bianca. In questo, la tradizione della Foglia d’Acero è rispettata.
Ricordo ai miei lettori che il Partito Liberale è una specie di Partito Radicale italiano; il Partito Quebecchese è come una Lega Nord di Sinistra; il Partito Socialdemocratico equivale al vecchio Pds italiano, mentre il Partito Conservatore è un po’ più a Sinistra del PD, soprattutto sui temi etici e i diritti dei gay.