Camusso: "Il Paese è sereno". Ma i cittadini, disperati, si danno fuoco

par Paolo Monarca
giovedì 29 marzo 2012

Parlando della riforma del mercato del lavoro ieri Susanna Camusso ha risposto a Monti, rassicurandolo che "il Paese è sereno perché il parlamento resta sovrano". 

Non si comprende come il segretario della CGIL possa aver affermato una cosa del genere, in un momento storico in cui è noto persino alle pietre che i cittadini nutrono una profonda sfiducia per i partiti politici. Ed il Parlamento è composto da esponenti dei partiti. 

Ma c'è di peggio. Poche ore dopo aver detto che "il paese è sereno" a Bologna un uomo si è dato fuoco. Si trattava di un piccolo artigiano con un'impresa in sofferenza a causa della crisi economica. Il suo è stato un gesto estremo di protesta. Nel luogo in cui ha tentato di siucidarsi (non ci è riuscito, ma le sue condizioni sono drammatiche) infatti aveva sede un ufficio dell'Agenzia delle Entrate. L'uomo, prima di compiere il gesto, ha lasciato delle brevi lettere drammatiche. In una ha scritto: "Ho sempre pagato le tasse, poco ma sempre. Quello che ho fatto, l'ho fatto in buona fede. Lasciate in pace mia moglie". L'uomo aveva delle pendenze con il fisco. 

Stamattina a Verona un operaio edile di origine marocchina ha fatto la stessa cosa: non percepiva lo stipendio da mesi, era ormai disperato. Anche lui ha tentato di farla finita. Anche lui ora è gravissimo. 

Ma naturalmente al sud non va meglio: anzi, la situazione è drammatica. Lo scorso 8 marzo un commerciante della provincia di Taranto si è suicidato dopo un contenzioso con una banca, che gli aveva negato un fido di 1300 euro per coprire una fornitura attribuendogli un addebito di oltre 4.500 euro a titolo di commissioni bancarie. Non poco distante, nel salento, Antonio Maggio, 29 anni, si è impiccato: aveva perso il posto di lavoro e non riusciva a trovarne un altro. 

Solo nel Nord Est, rivela un'inchiesta di Repubblica, sarebbero stati oltre 30 i piccoli imprenditori o dipendenti che si sono suicidati a causa della crisi. E ovunque in Italia si legono quotidianamente notizie di uomini e donne che non riescono più a sopportare questa situazione, schiacchiati dai debiti, senza uno stipendio da mesi o con l'Agenzia delle Entrate alle calcagna. 

Intanto poche ore fa il ministro dello Sviluppo Economico Corrado Passera, con tono pacato e rassicurante, ha dichiarato che l'Italia è in piena recessione. Dunque "si pensa a presentare ogni due-tre mesi un pacchetto che tocchi la vita delle famiglie e delle imprese". Come se non bastasse quello che i cittadini già fanno. 

Verrebbe da domandarsi se Susanna Camusso, Passera e compagnia cantante abbiano idea della disperazione che attanaglia i cittadini. Altro che "Paese sereno"...


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